sabato 24 maggio 2008

Be kind rewind

Anno: 2008
Regia: Michel Gondry
Distribuzione: Bim

Michel Gondry è uno dei pochi registi che si può considerare visionario e onirico nel modo di dirigere i film. Conosciuto per aver diretto magnifici videoclip per la cantante Bjork, Michel Gondry ha trovato l’affermazione sul grande schermo con il film “Se mi lasci ti cancello”.
“Be kind rewind” conferma il suo talento istrionico e fantasioso, confezionando una commedia che parla di cinema in modo nostalgico e commovente, ma senza rinunciare allo spirito ironico del regista.

Jerry e Mike sono due amici che lavorano nella bottega di Fletcher: una videoteca di vecchi film a prezzi modici. Un giorno l’attività del signor Fletcher viene messa a rischio da una grande catena di negozi che la vuole inglobare. Se questo non bastasse, i due ragazzi scoprono che tutte le videocassette sono state accidentalmente cancellate da Jerry che, a causa di una scossa elettrica ad alto voltaggio, è diventato elettromagnetico. Per non far fallire miseramente il piccolo negozio del signor Fletcher, Jerry e Mike decidono quindi di rigirare tutti i film che hanno in catalogo con attrezzature e materiali di fortuna...

Gondry ci regala una pellicola semplice quanto efficace. Il suo “Be kind rewind” fa riscoprire il gusto autenticamente genuino del cinema, della scoperta, dell’emozione nel far vivere immagini e storie semplicemente con la fantasia. Potrebbe essere definito il suo manifesto, il suo film per eccellenza: in “Be kind rewind” c’è tutto il modo di intendere l’immagine e la narrazione di Gondry. C’è il suo uso per materiali di recupero che il regista utilizza con una fantasia unica, quasi come quella dei bambini, e come questi ultimi gli spettatori si ritrovano a bocca aperta davanti l’impossibile che diventa vita sul grande schermo.
Michel Gondry gioca con il cinema, beffeggiandolo e omaggiandolo, ma sempre con lo stesso atteggiamento referenziale, quasi fosse un giullare a corte che si inchina davanti al proprio re, ma facendo smorfie alle sue spalle.

“Be kind rewind” diverte ed emoziona, anche grazie alle interpretazioni di Danny Glover, Mia Farrow e Sigourney Weaver, sia gli amanti del cinema, sia gli spettatori occasionali.
Un film rivolto a tutti coloro che almeno una volta si sono scoperti affascinati dal grande schermo.

Diego Altobelli (05/2008)

Certamente, forse

Anno: 2008
Regia: Adam Brooks
Distribuzione: Universal Pictures

Maya, incuriosita da una lezione scolastica di educazione sessuale, decide di chiedere a suo padre Will di come ha conosciuto la mamma: stessa donna da cui ora è deciso a divorziare. Will, sconfitto dall’insistenza della bambina accetta di raccontargli la storia del loro amore, ma cambiando nomi a tutti i personaggi. Spetterà a Maya, infatti, capire chi delle numerose donne incontrate dal padre è sua madre...

Adam Brooks, già regista di “Verità apparente” con Cameron Diaz, ci presenta una commedia sentimentale ambientata nell’inflazionata quanto vivace Manhattan. La location è la solita di molte altre pellicole che devono tutto o quasi alle intuizioni di Woody Allen e al suo modo di intendere la commedia sentimentale. “Certamente, forse” non fa eccezione di questo cercando a suo modo di indagare a ritroso nel mondo caotico dei sentimenti e dell’amore.
La pellicola di Brooks riesce piuttosto bene nel rappresentare il continuo mutamento di eventi e personaggi che, di volta in volta, si intersecano nella vita del giovane protagonista, in questo caso l’attore Ryan Reynolds dallo sguardo gentile e seducente. La regia e la sceneggiatura di maniera, con tanto di corsa e sospirato abbraccio finale, tiene l’altalenante attenzione del pubblico: minata, quest’ultima, soprattutto da una generale piattezza narrativa costruita intorno al mito degli amori perduti e ritrovati.

Fortunatamente a ridestare di tanto in tanto l’attenzione del pubblico, ci pensa la buona recitazione degli attori e il buon ritmo. E mentre il già citato Ryan Reynolds gigioneggia candidandosi a futuro sex simbol del cinema hollywoodiano, il premio Oscar Rachel Weisz e la piccola Abigail Breslin sorreggono bene un copione a loro misura.

“Certamente, forse” è una pellicola che non eccelle per originalità o particolare regia, ma che semplicemente si aggiunge alle numerose pellicole dello stesso genere. Un filone che si lascia vedere sempre e comunque, malgrado l’assenza di cose nuove da dire.

Diego Altobelli (05/2008)

La setta delle tenebre

Anno: 2008
Regia: Sebastian Gutierrez
Distribuzione: Eagle Pictures

Alla terza prova come regista dopo l’esordio con “Juda’s Kiss” e la pellicola per l’home video “Lei, la creatura”, Sebastian Gutierrez torna dietro la cinepresa con una storia di vampiri. Un horror “sulla carta” di ispirazione fumettistica, che gioca con il sangue, ma senza emozionare.

Sadie Blake è una giornalista che sta lavorando a un articolo su una setta segreta con un certo seguito nel mondo delle discoteche notturne. Proprio indagando sulla scomparsa di alcuni giovani, Sadie rimane vittima del capo della stessa setta segreta Bishop che, dopo avergli succhiato il sangue ed averla stuprata, la condanna a una vita da vampiro. Risvegliatasi in un obitorio, la giornalista comincerà la sua vendetta personale...

E’ colpa probabilmente del taglio estremamente televisivo dato alla pellicola se “La setta delle tenebre” non convince. Del resto la presenza come coprotagonista di Michael Chiklis, già protagonista della serie televisiva “The Shield”, nonché La Cosa ne "I Fantastici 4", parrebbe confermare tale supposizione. A un impostazione narrativa didascalica a pesare è anche la non convincente prova della bella protagonista Lucy Liu, che ce la mette tutta a cercare di rendere credibile una storia ampiamente già vista.
Sebastian Gutierrez dirige senza pathos una pellicola che scorre lentamente. L’inserimento di qualche scena di nudo splatter non basta a lasciare un segno. L’unica curiosità è rappresentata dall’intervento del grande Marilyn Manson nel ruolo di un barman informatore involontario.
Un film che comunque, più che il morso di un vampiro sembra un bacio poco convinto.

Diego Altobelli (05/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1883