Distribuzione: Mikado Film
Daniel attende la salma del padre per celebrarne il funerale insieme a tutta la famiglia. Già esasperati dai rispettivi passati di scheletri nell’armadio, tra i famigliari la situazione degenera quando si rendono conto che il feretro è quello sbagliato. Inizia così una turbinosa sequela di equivoci e catastrofi...
Daniel attende la salma del padre per celebrarne il funerale insieme a tutta la famiglia. Già esasperati dai rispettivi passati di scheletri nell’armadio, tra i famigliari la situazione degenera quando si rendono conto che il feretro è quello sbagliato. Inizia così una turbinosa sequela di equivoci e catastrofi...
Frank Oz è un nome molto conosciuto tra i cinefili, soprattutto per aver girato pellicole come lo scoppiettante “In e Out” e l’esilarante “Bowfinger”, ma anche per aver prestato la propria voce alla serie dei Muppets. Il suo “Funeral party” è l’apoteosi del divertimento in salsa inglese. Un humor nero, che assume fin dai primi minuti connotazioni grottesche, e una sceneggiatura caratterizzata da dialoghi “botta e risposta”, che non lasciano mai vuoto lo schermo. Oz riesce nel difficile compito di dosare, controllare, il ritmo umoristico. Presenta situazioni, le lascia da parte in favore di altre, per poi andarle a riprendere ancora quando ormai si stavano per dimenticare: riesce così a strappare risate sincere, dimostrando nel contempo un controllo dei tempi comici a dir poco cronometrico. Perfetto.
Di più: gli attori, tutti nomi noti o meno noti del cinema anglosassone, riescono ad assecondare la volontà comica del regista unendosi in quella che sembra, in ultima analisi, una “recitazione collettiva” dove si perde il valore del singolo e si esalta il lavoro della collettività. Meriterebbero tutti un premio, ma per ora devono accontentarsi del pubblico. Il che, comunque, non è poco...
Diego Altobelli (10/2007)
1 commento:
"Controllo dei tempi comici a dir poco cronometrico". Concordo in pieno con la tua sempre precisa recensione. A presto.
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