Anno: 2008
Regia: Denis Dugan
Distribuzione: Sony Pictures
Zohan, dopo aver combattuto per anni in qualità di agente del Mossad, riesce a realizzare la sua più grande aspirazione: diventare parrucchiere negli Stati Uniti. Infatti, creduto morto dai suoi commilitoni, Zohan ne approfitta per cominciare una nuova vita, ma si sa: la verità non si può nascondere a lungo…
Adam Sandler torna nel ruolo che gli è più congeniale, quello del comico. E lo fa con una energia e un’irriverenza che non si vedevano dal Saturday Night Live, programma notturno che lo ha visto formarsi come attore. Caratterizzato da una verve decisamente fuori dagli schemi, anche in questo caso Sandler divide il pubblico, dando vita a una commedia grottesca caratterizzata sia da continui doppi sensi, sia da numerose critiche politiche. Una sceneggiatura irriverente, diretta da Judd Apatow autore di “40 anni vergine”, si dipana tra gag a sfondo sessuale e numerosi “camei” di personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo: da Maria Carey a John McEnroe, fino a Henry Winkler, il Fonzie di “Happy days”.
I momenti più divertenti, comunque, rimangono i duetti che vedono l’attore americano scontrarsi, verbalmente e non, con John Turturro nel ruolo di un improbabile terrorista di nome Phantom. Entrambi irresistibili e “cattivissimi” fino al demenziale finale a sorpresa.
Diego Altobelli (10/2008)
Regia: Denis Dugan
Distribuzione: Sony Pictures
Zohan, dopo aver combattuto per anni in qualità di agente del Mossad, riesce a realizzare la sua più grande aspirazione: diventare parrucchiere negli Stati Uniti. Infatti, creduto morto dai suoi commilitoni, Zohan ne approfitta per cominciare una nuova vita, ma si sa: la verità non si può nascondere a lungo…
Adam Sandler torna nel ruolo che gli è più congeniale, quello del comico. E lo fa con una energia e un’irriverenza che non si vedevano dal Saturday Night Live, programma notturno che lo ha visto formarsi come attore. Caratterizzato da una verve decisamente fuori dagli schemi, anche in questo caso Sandler divide il pubblico, dando vita a una commedia grottesca caratterizzata sia da continui doppi sensi, sia da numerose critiche politiche. Una sceneggiatura irriverente, diretta da Judd Apatow autore di “40 anni vergine”, si dipana tra gag a sfondo sessuale e numerosi “camei” di personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo: da Maria Carey a John McEnroe, fino a Henry Winkler, il Fonzie di “Happy days”.
I momenti più divertenti, comunque, rimangono i duetti che vedono l’attore americano scontrarsi, verbalmente e non, con John Turturro nel ruolo di un improbabile terrorista di nome Phantom. Entrambi irresistibili e “cattivissimi” fino al demenziale finale a sorpresa.
Diego Altobelli (10/2008)
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