Anno: 2009
Regia: Leonardo Pieraccioni
Distribuzione: Medusa
Se nel 1972 Woody Allen si faceva aiutare da Humphrey Bogart in Provaci ancora, Sam, nel 2009 Leonardo Pieraccioni si fa aiutare dal fantasma di Marilyn Monroe a riconquistare l’ex moglie. Ma questa volta l’idea (non originalissima) del regista toscano si perde un po’ per strada.
Firenze. Durante una seduta spiritica fatta per gioco Gualtiero Marchesi, da poco divorziato dalla moglie Ramona, richiama il fantasma di Marilyn Monroe. Lei, allora, si piazza nella vita dell’uomo e finisce per consigliarlo sul come riconquistare Ramona che nel frattempo si è legata a Pasquale, un “magnetico” lanciatore di coltelli. Non tutti i consigli della “old star” però, si riveleranno efficaci…
Regia: Leonardo Pieraccioni
Distribuzione: Medusa
Se nel 1972 Woody Allen si faceva aiutare da Humphrey Bogart in Provaci ancora, Sam, nel 2009 Leonardo Pieraccioni si fa aiutare dal fantasma di Marilyn Monroe a riconquistare l’ex moglie. Ma questa volta l’idea (non originalissima) del regista toscano si perde un po’ per strada.
Firenze. Durante una seduta spiritica fatta per gioco Gualtiero Marchesi, da poco divorziato dalla moglie Ramona, richiama il fantasma di Marilyn Monroe. Lei, allora, si piazza nella vita dell’uomo e finisce per consigliarlo sul come riconquistare Ramona che nel frattempo si è legata a Pasquale, un “magnetico” lanciatore di coltelli. Non tutti i consigli della “old star” però, si riveleranno efficaci…
Gradevole commedia romantica che potrebbe dare del filo da torcere ai consueti cinepanettoni annuali. Quest’anno Pieraccioni appare più malinconico del solito e, forse, è proprio la natura dolce amara della pellicola a convincere maggiormente. Il regista toscano non rinuncia alla cifra stilistica fatta specialmente di divagazioni all’acqua di rose sulla vita e sull'amore, ma realizza al contempo un film che fila via leggero leggero, delicato, quasi impalpabile. Io e Marilyn strappa via così più di un sorriso ed è merito anche del cast: da Biagio Izzo a Rocco Papaleo, da Francesco Pannofino a Luca Laurenti, fino a Francesco Guccini, tutti affiatati a mai invasivi. La scena dello spettacolo è lasciata tutta al capocomico che fa largo uso delle proprie capacità istrioniche. Spassosa, a riguardo, la guerra dei dialetti con Biagio Izzo.
Tirando le somme. Pieraccioni realizza un film quindi certamente modesto, ma migliore delle ultime sue pellicole perché più ironico e surreale. Peccato che non sia riuscito a sfruttare fino in fondo l’idea originale. La Marilyn di Pieraccioni infatti, a differenza del Bogart di Allen, non darà nessun vero consiglio risolutore al protagonista, e invece di essere "musa ispiratrice" finisce per perdersi nell’identità di un mero meccanismo comico.
Diego Altobelli (12/2009)
estratto da http://www.moviesushi.it/html/recensione-Io_e_Marilyn_Musa_ispiratrice__mancata-4036.html
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