Regia: Richard Loncrain
Distribuzione: Medusa
Evidentemente c’è un motivo per cui i film incentrati su figure politiche durano in media due ore e mezza cadauno. E ce lo spiega inavvertitamente il regista Richard Loncrain, che si vede insignito dell’onere di concludere l’ideale trilogia sul primo ministro inglese Tony Blair ideata da Peter Morgan. Dopo “The Deal” e “The Queen”, entrambe diretti da Stephen Frears, arriva questo “I due presidenti”.
La storia della relazione speciale che si è instaurata tra il presidente Clinton e Tony Blair, entrambi di centro sinistra. Dallo scandalo Lewinsky, all’intervento della Nato nel Kossovo…
Come per i precedenti due film, anche in questo caso il prodotto finale è più che altro televisivo. Ciò che rimane alla fine della pellicola è la sensazione di essere andati troppo di fretta. Di aver ascoltato una storia, ma amputata di vari episodi. Il problema è allora effettivamente la mancanza di un respiro narrativo equilibrato, che si esige da una trama che vuole coprire circa dieci anni della nostra storia recente. Il film di Loncrain (un'oretta e mezza scarsa) cerca di ovviare al problema inserendo scene di vita coniugale che, per quanto gradevoli e simpatiche, poco c’entrano con la descrizione della forte amicizia che vi è stata tra i due personaggi descritti. Inoltre c’è da dire che sia Clinton che Blair non escono proprio bene da questa rappresentazione, e c’è da dubitare sul fatto che fosse un effetto voluto.
Insomma, bravi quindi solo i due protagonisti. Dennis Quaid forse è un po’ troppo caricaturale, ma supera la prova con mestiere. Michael Sheen invece conferma le sue incredibili capacità interpretative.
Diego Altobelli (12/2010)
Evidentemente c’è un motivo per cui i film incentrati su figure politiche durano in media due ore e mezza cadauno. E ce lo spiega inavvertitamente il regista Richard Loncrain, che si vede insignito dell’onere di concludere l’ideale trilogia sul primo ministro inglese Tony Blair ideata da Peter Morgan. Dopo “The Deal” e “The Queen”, entrambe diretti da Stephen Frears, arriva questo “I due presidenti”.
La storia della relazione speciale che si è instaurata tra il presidente Clinton e Tony Blair, entrambi di centro sinistra. Dallo scandalo Lewinsky, all’intervento della Nato nel Kossovo…
Come per i precedenti due film, anche in questo caso il prodotto finale è più che altro televisivo. Ciò che rimane alla fine della pellicola è la sensazione di essere andati troppo di fretta. Di aver ascoltato una storia, ma amputata di vari episodi. Il problema è allora effettivamente la mancanza di un respiro narrativo equilibrato, che si esige da una trama che vuole coprire circa dieci anni della nostra storia recente. Il film di Loncrain (un'oretta e mezza scarsa) cerca di ovviare al problema inserendo scene di vita coniugale che, per quanto gradevoli e simpatiche, poco c’entrano con la descrizione della forte amicizia che vi è stata tra i due personaggi descritti. Inoltre c’è da dire che sia Clinton che Blair non escono proprio bene da questa rappresentazione, e c’è da dubitare sul fatto che fosse un effetto voluto.
Insomma, bravi quindi solo i due protagonisti. Dennis Quaid forse è un po’ troppo caricaturale, ma supera la prova con mestiere. Michael Sheen invece conferma le sue incredibili capacità interpretative.
Diego Altobelli (12/2010)
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