Regia: Eric Brevig
Distribuzione: Warner Bors.
Come era prevedibile, da un film incentrato su l’orso Yoghi non c’era molto da aspettarsi. Purtroppo però il caso di questo ibrido live action e computer grafica (similarmente a quanto avvenuto per i film di "Alvin Superstar"), è persino peggiore delle aspettative.
Jellystone Park è minacciato dal sindaco Brown, talmente in crisi da essere costretto a far chiudere il parco per poterlo vendere a ettari ai privati, guadagnare un mucchio di soldi e risollevare le sorti della amministrazione pubblica. Yoghi e Bubu allora, si ritrovano costretti ad allearsi al loro "nemico" ranger Smith per salvare il parco dalla chiusura...
Eric Brevig, già regista di "Viaggio al centro della terra", realizza una pellicola esageratamente dedicata ai più piccoli. In un periodo storico in cui il cinema d’animazione va di pari passo con il resto della produzione, sia per contenuti, sia per qualità artistica, ritrovarsi davanti personaggi così banali, caratterizzati in modo così netto e privi di qualsivoglia sfumatura, lascia francamente alquanto perplessi. Forse il problema è che l’orso Yoghi e Bubu, come molte creature made in Hanna e Barbera, sono invecchiate decisamente male. La semplicità di Yoghi al giorno d’oggi rasenta il ridicolo e non fa più ridere. La spocchia di Bubu non è credibile. I personaggi secondari, dal ranger Smith al sindaco Brown, sono superflui persino nell’economia della già inconsistente trama. Questa versione cinematografica di Yoghi è troppo debole e minata da errori formali che anche per un bambino sono inaccettabili. Attori che guardano fuori campo quando davanti a loro hanno le versioni in CGI di Yoghi e Bubu; o la mancanza di collisione tra la computer grafica e la scenografia sono solo alcune di queste lacune... insomma, un disastro.
Diego Altobelli (01/2011)
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