sabato 20 ottobre 2007

The last Lear

Film della Festa del Cinema di Roma 2007 - Sezione Extra

Anno: 2007
Regia: Rituparno Gosh

L'anteprima di un futuro film di successo è l'occasione per alcune persone del cast di ricordare e stare vicino all'uomo che ha reso possibile, con il suo sacrificio, la fortuna della pellicola. Il veterano Siddhart infatti, si è buttato da un burrone per rendere “unica” l'ultima scena del suo film.

Pellicola ispirata sul piano delle intenzioni, ma non del tutto convincente, in ultima istanza e a lavoro finito. Infatti due ore sono troppe per "ricordare" un attore dal carattere e dal talento shakesperiano, inventato appositamente per la pellicola "The last Lear" di Rituparno Gosh. Il suo è un film a basso costo lontano, lontanissimo, dalla Bollywood del tripudio di colori e scenografie e più vicino, come impostazione, a un film “da camera” italiano. "The last Lear" si lascia vedere con una regia accettabile e un ritmo sostenuto, anche grazie ai frequenti flashback offerti dalla pellicola, ma alla fine non convince del tutto. Convincono invece gli attori protagonisti, su tutte la bellissima Preyti Zinta nei panni di un allieva del vecchio attore, e in generale le musiche, buone e sempre in sintonia con la regia.

Sarà che l'idea dell'attore shakesperiano che diventa personaggio a sua volta non è originalissima; sarà che il film, a parte le rime del maestro inglese, non offre granchè (addentrandosi in momenti teatrali che richiamano invece "Aspettando Godò"), o sarà per via dell’eccessiva lunghezza della pellicola, ma tutto alla fine scivola un po’ addosso. La pellicola di Gosh non è brutta, ma forse gli manca un po' di carattere. Qualcosa che la distingua davvero dalla miriade di tentativi autoriali del “cinema del sottobosco”.


Diego Altobelli (10/2007)

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