Anno: 2008
Regia: Rob Reiner
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Due signori scoprono di essere entrambi malati terminali di cancro. Ma per sfruttare al meglio l'ultimo anno di vita che gli rimane, decidono di partire per un viaggio intorno al mondo stilando una lista di cose da fare prima del trapasso...
Strana coppia questa proposta dal poliedrico regista di "Harry ti presento Sally" e "Misery non deve morire" Rob Reiner. Jack Nicholson e Morgan Freeman sembrano giocare in casa, gigioneggiando in una pellicola che vorrebbe mirare al cuore, ma che non riesce neppure a colpirlo di striscio. Il motivo principale della debole resa della messa in scena risiede soprattutto in un soggetto e una sceneggiatura fin troppo leggeri per coinvolgere lo spettatore.
Jack Nicholson, ricchissimo e cinico come un personaggio di Dickens, scimmiotta lo stesso personaggio visto in "Qualcosa è cambiato", ma con più soldi e meno paranoie. Morgan Freeman, d'altro canto, riprende lo stesso personaggio di "Million dollar baby" (con tanto di lettera finale) con l'unica differenza che questa volta non gestisce una palestra per pugili, ma un’officina. Insomma fatica zero per i due veterani di Hollywood che senza infamia e senza lode portano a casa un risultato che non soddisfa.
Con uno script prevedibile e ripetitivo, supportato da una recitazione già vista e per nulla memorabile "Non è mai troppo tardi" delude le aspettative. Da due grandi interpreti e da un regista di talento come Rob Reiner, era legittimo aspettarsi qualcosa di più della mera sufficienza.
Diego Altobelli (01/2008)
Regia: Rob Reiner
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Due signori scoprono di essere entrambi malati terminali di cancro. Ma per sfruttare al meglio l'ultimo anno di vita che gli rimane, decidono di partire per un viaggio intorno al mondo stilando una lista di cose da fare prima del trapasso...
Strana coppia questa proposta dal poliedrico regista di "Harry ti presento Sally" e "Misery non deve morire" Rob Reiner. Jack Nicholson e Morgan Freeman sembrano giocare in casa, gigioneggiando in una pellicola che vorrebbe mirare al cuore, ma che non riesce neppure a colpirlo di striscio. Il motivo principale della debole resa della messa in scena risiede soprattutto in un soggetto e una sceneggiatura fin troppo leggeri per coinvolgere lo spettatore.
Jack Nicholson, ricchissimo e cinico come un personaggio di Dickens, scimmiotta lo stesso personaggio visto in "Qualcosa è cambiato", ma con più soldi e meno paranoie. Morgan Freeman, d'altro canto, riprende lo stesso personaggio di "Million dollar baby" (con tanto di lettera finale) con l'unica differenza che questa volta non gestisce una palestra per pugili, ma un’officina. Insomma fatica zero per i due veterani di Hollywood che senza infamia e senza lode portano a casa un risultato che non soddisfa.
Con uno script prevedibile e ripetitivo, supportato da una recitazione già vista e per nulla memorabile "Non è mai troppo tardi" delude le aspettative. Da due grandi interpreti e da un regista di talento come Rob Reiner, era legittimo aspettarsi qualcosa di più della mera sufficienza.
Diego Altobelli (01/2008)
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