Anno: 2009
Regia: Grant Heslov
Distribuzione: Medusa
Commedia nera che con umorismo grottesco e sagace disinnesca la reverenza nei confronti dell’intoccabile (soprattutto a Hollywood) U.S. Army.
Bob Wilton, un giornalista corrispondente dall’Iraq, incontra l’ufficiale Lyn Cassidy durante un’operazione militare. Lyn rivela al giornalista di fare parte di una unità sperimentale dell’esercito statunitense che ha il compito di combattere la guerra con il Flower Power. Wilton, coinvolto nelle operazioni di questo fantomatico esercito hippy, riuscirà a scrivere l’articolo della vita e ad apprendere gli insegnamenti dei cavaliere jedi…
Sceneggiatura affidata a Grant Heslov, che aveva lavorato con Clooney alla scrittura dell’ottimo “Good Morning Good Luck”, per quella che forse è la commedia più graffiante della stagione. Tratto dal romanzo di Jon Ronson, ispirato a sua volta da una storia vera (anche se mai confermata), “L’uomo che fissa le capre” riesce nel difficile intento di schernire la compostezza delle regole (militari e non) senza apparire maldestro. E lo fa ricorrendo all’illogicità, al grotesque più spinto. Nel film diretto da Heslov l’esercito americano parla di vagheggiamenti da LSD, di prostituzione, di capre che si possono addormentare solo guardandole. Il sottotesto si fa durissimo nei confronti della politica americana, ma l’umorismo stempera ogni possibile polemica.
Grandioso il cast perfettamente in parte. In ordine sparso: George Clooney, Ewan McGregor, Kevin Spacey e Jeff Bridges che sembrano i nuovi “4 dell’oca selvaggia”, ma che invece spazzano via con un'unica offensiva tutto il cinema di guerra hollywodiano rappresentato da Richard Burton, John Wayne & Co.
Diego Altobelli (11/2009)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=2117
Regia: Grant Heslov
Distribuzione: Medusa
Commedia nera che con umorismo grottesco e sagace disinnesca la reverenza nei confronti dell’intoccabile (soprattutto a Hollywood) U.S. Army.
Bob Wilton, un giornalista corrispondente dall’Iraq, incontra l’ufficiale Lyn Cassidy durante un’operazione militare. Lyn rivela al giornalista di fare parte di una unità sperimentale dell’esercito statunitense che ha il compito di combattere la guerra con il Flower Power. Wilton, coinvolto nelle operazioni di questo fantomatico esercito hippy, riuscirà a scrivere l’articolo della vita e ad apprendere gli insegnamenti dei cavaliere jedi…
Sceneggiatura affidata a Grant Heslov, che aveva lavorato con Clooney alla scrittura dell’ottimo “Good Morning Good Luck”, per quella che forse è la commedia più graffiante della stagione. Tratto dal romanzo di Jon Ronson, ispirato a sua volta da una storia vera (anche se mai confermata), “L’uomo che fissa le capre” riesce nel difficile intento di schernire la compostezza delle regole (militari e non) senza apparire maldestro. E lo fa ricorrendo all’illogicità, al grotesque più spinto. Nel film diretto da Heslov l’esercito americano parla di vagheggiamenti da LSD, di prostituzione, di capre che si possono addormentare solo guardandole. Il sottotesto si fa durissimo nei confronti della politica americana, ma l’umorismo stempera ogni possibile polemica.
Grandioso il cast perfettamente in parte. In ordine sparso: George Clooney, Ewan McGregor, Kevin Spacey e Jeff Bridges che sembrano i nuovi “4 dell’oca selvaggia”, ma che invece spazzano via con un'unica offensiva tutto il cinema di guerra hollywodiano rappresentato da Richard Burton, John Wayne & Co.
Diego Altobelli (11/2009)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=2117
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