Anno: 2009
Regia: Stephen Sommers
Distribuzione: UIP
Nati dalla mente prolifica della Hasbro, nota casa di produzione di giocattoli, i G.I. Joe sono probabilmente i pupazzi più famosi al Mondo. All’idea di partenza del primo pupazzo di gomma alto trenta centimetri (una versione maschile della Barbie) si devono centinaia di altri giocattoli o, per meglio dire, Action Figures, termine coniato appositamente proprio per il primo esemplare, uscito sul mercato nel 1964. A ogni modo le origini di G.I. Joe vanno ricercate ancora più indietro. Fu infatti il disegnatore David Breger a dargli vita su una striscia a fumetti nel 1942. Il comic ebbe un tale successo che, incredibile ma vero, ne venne realizzato un film nel 1945 dal titolo “The Story of G.I. Joe”. Del film in questione se ne sono perse le tracce, ma il successo del personaggio è proseguito per molti, moltissimi anni. Fino ad oggi.
Ora è Stephen Sommers (“La Mummia” 1 e 2, “Van Helsing”) a riprendere in mano l’idea di un gruppo di specialisti paramilitari alle prese con terroristi noti col nome di Cobra. Questi posseggono una potentissima arma biologica capace di corrodere qualunque superficie. Ai G.I. Joe il compito di assicurare l’ordigno alle forze del bene…
Regia: Stephen Sommers
Distribuzione: UIP
Nati dalla mente prolifica della Hasbro, nota casa di produzione di giocattoli, i G.I. Joe sono probabilmente i pupazzi più famosi al Mondo. All’idea di partenza del primo pupazzo di gomma alto trenta centimetri (una versione maschile della Barbie) si devono centinaia di altri giocattoli o, per meglio dire, Action Figures, termine coniato appositamente proprio per il primo esemplare, uscito sul mercato nel 1964. A ogni modo le origini di G.I. Joe vanno ricercate ancora più indietro. Fu infatti il disegnatore David Breger a dargli vita su una striscia a fumetti nel 1942. Il comic ebbe un tale successo che, incredibile ma vero, ne venne realizzato un film nel 1945 dal titolo “The Story of G.I. Joe”. Del film in questione se ne sono perse le tracce, ma il successo del personaggio è proseguito per molti, moltissimi anni. Fino ad oggi.
Ora è Stephen Sommers (“La Mummia” 1 e 2, “Van Helsing”) a riprendere in mano l’idea di un gruppo di specialisti paramilitari alle prese con terroristi noti col nome di Cobra. Questi posseggono una potentissima arma biologica capace di corrodere qualunque superficie. Ai G.I. Joe il compito di assicurare l’ordigno alle forze del bene…
Il problema non è questo ultimo blockbuster “giocattoloso” dal titolo G.I.Joe: La nascita dei Cobra. La regia di Sommers infatti fa il suo dovere, senza infamia e senza lode, costruendo una trama da action movie piuttosto ordinaria, prevedibile e tutto sommato già vista, dirigendola con ritmo. Il risultato è quindi un giocattolo divertente e adolescenziale come uno scaccia pensieri. Né più, né meno. Anzi, forse persino migliore dei recenti “Transformers 2”, “Star Trek”, e “Terminator: Salvation” perché, a ben vedere, G.I. Joe sfrutta il tema dell’alter ego. Gioca sul concetto di “nemesi”. Riuscendo perfino, a brevi tratti, a intrigare lo spettatore.
Il problema come si diceva non è questo “G.I.Joe: La nascita del Cobra”, cui siamo certi seguirà presto un secondo capitolo. Il problema è che a vedere tutti questi “giocattoli” fare a cazzotti sul grande schermo si rischia di perdere il senso della parola film. Della parola cinema. E della parola genere.
Diego Altobelli (08/2009)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=2089
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