Regia: Alexandre O. Philippe
Alexandre O. Philippe è il regista di quello che forse è uno dei documentari più interessanti, ironici e riusciti degli ultimi anni. "The People vs George Lucas" dà voce ai fan di Guerre Stellari, letteralmente infuriati con il regista per aver stravolto la sua opera. Guerre Stellari, attraverso la prima riedizione rimasterizzata, e la seconda trilogia- prequel, ha effettivamente subito variazioni non solo visive, ma anche concettuali. Ci ritroviamo scene stravolte (come quella in cui Han Solo spara per secondo e non per primo nel bar del porto aeronavale), reinterpretazioni della Forza (nel 1977 una energia spirituale che poteva essere in tutti, oggi una energia legata al sangue e al dna). Quello che emerge è un affresco complesso che riesce a dare voce a tutti, anche allo stesso Lucas che, in un finale un po' buonista, dichiara di essere diventato, da regista anti major, un regista-giocattolo nelle mani di Hollywood. Una specie di Darth Vader dei nostri giorni. Lascia perplessi.
Lo stile è graffiante, il ritmo concitato, il tema è di quelli "scottanti", ma per gioco.
Da non perdere, infine, la parte in cui i fan ricordano il leggendario "Star Wars - Special Holyday," uno speciale natalizio di due ore, di cui mezz'ora completamente parlata in Woki senza sottotitoli. Esilarante, insieme ai centinaia di lavori realizzati dai fan in omaggio a Lucas, e mostrati nel documentario di Philippe, tra cui spicca una versione di "Misery non deve morire" con il regista come protagonista della vicenda. Bellissimo.
Diego Altobelli (11/2010)
Lo stile è graffiante, il ritmo concitato, il tema è di quelli "scottanti", ma per gioco.
Da non perdere, infine, la parte in cui i fan ricordano il leggendario "Star Wars - Special Holyday," uno speciale natalizio di due ore, di cui mezz'ora completamente parlata in Woki senza sottotitoli. Esilarante, insieme ai centinaia di lavori realizzati dai fan in omaggio a Lucas, e mostrati nel documentario di Philippe, tra cui spicca una versione di "Misery non deve morire" con il regista come protagonista della vicenda. Bellissimo.
Diego Altobelli (11/2010)
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