Regia: Carlos Hagerman
Il regista Carlos Hagerman si ritrova nel suo Messico a raccontare le gesta di Long Dog, marinaio leggendario le cui gesta sono entrate nel mito. Donnaiolo, sempre sbronzo, capace di restare sott'acqua anche 4 minuti, Hilario Martinez, meglio conosciuto come Pejo Largo o Long Dog (chiamato così sia perchè era molto alto, sia perchè il termine "long", lungo, in messicano si interpreta anche volgarmente come "gradasso", o "gonfiato") viene ricordato con accorato affetto nelle spiagge di Acapulco per aver cacciato un gigantesco squalo tigre ed esserne uscito incolume.
"Vuelve a la vida" (Back to life) è sia il titolo del film, sia il nome di uno speciale cocktail a base di pesce fresco, noto in Messico per la sua capacità di far passare sbronze epocali. La scelta del titolo, quindi, diviene assai simbolico.
Il racconto di Hagerman, alla sua seconda prova dopo "Los que se quedan" (2008), si fa da subito piuttosto grottesco e l'aria del Messico riporta alla vita (un po' come suggerisce il titolo del film) le suggestioni di un'era dell'oro che oggi non c'è più. A ogni modo, il film è un romanzo impossibile, nato come un documentario sulla caccia allo squalo e diventato, quasi subito a sentire il regista, un inno alla gioia di vivere e alla goliardia. Le sbronze, le scazzottate, le donne, il mare, e gli squali. Quando realtà e leggenda divengono una cosa sola.
Diego Altobelli (11/2010)
"Vuelve a la vida" (Back to life) è sia il titolo del film, sia il nome di uno speciale cocktail a base di pesce fresco, noto in Messico per la sua capacità di far passare sbronze epocali. La scelta del titolo, quindi, diviene assai simbolico.
Il racconto di Hagerman, alla sua seconda prova dopo "Los que se quedan" (2008), si fa da subito piuttosto grottesco e l'aria del Messico riporta alla vita (un po' come suggerisce il titolo del film) le suggestioni di un'era dell'oro che oggi non c'è più. A ogni modo, il film è un romanzo impossibile, nato come un documentario sulla caccia allo squalo e diventato, quasi subito a sentire il regista, un inno alla gioia di vivere e alla goliardia. Le sbronze, le scazzottate, le donne, il mare, e gli squali. Quando realtà e leggenda divengono una cosa sola.
Diego Altobelli (11/2010)
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