Regia: McG
Distribuzione: Sony Pictures
Tornano le macchine distruttrici nel futuro post atomico di Terminator, saga creata negli anni Ottanta, ormai giunta al suo quarto episodio. Dopo il poco riuscito terzo capitolo che vedeva le macchine impadronirsi della Terra, ora troviamo John Connor, comandante della resistenza, alle prese con un losco individuo, metà macchina e metà uomo, che proviene dal passato. Il suo retaggio è strettamente legato al destino dell’umanità...
Diretto da McG (Charlie’s Angels, e Charlie’s Angel più che mai) Terminator Salvation è un vero e proprio concentrato di azione. La trama esile, infatti, è studiata ad uso e consumo della computer grafica che tra macchine, robot, esplosioni e astronavi giganti, fa la gioia di ogni fan della serie. Purtroppo però, a questo si limita anche il film. Un flusso continuo e a tratti un po’ confuso di riferimenti, rimandi e deja-vu che più che appassionare e coinvolgere, stordiscono. La regia, dal canto suo, si diverte a creare la giusta tensione drammatica giocando proprio con questo aspetto. Dialoghi a effetto, frasi forti, ma manca quella suggestione che aveva caratterizzato soprattutto i primi due capitoli. Ed è proprio a quei due che questo Salvation si rifà più volentieri. Nel finale vediamo Connor sfrecciare su una super strada col sottofondo musicale dei Guns n’roses e una riproduzione inquietante di Schwarzenneger si eleva a nemico finale. Un colpo che ridesta l’attenzione del pubblico.
Vedendo Terminator Salvation, insomma, ci si diverte mentre gli appassionati rimarranno ripagati, anche grazie agli ottimi interpreti. Primo fra tutti Christian Bale, attore versatile che non delude mai le aspettative. Si ha la sensazione che dalla sceneggiatura poteva venir fuori qualcosa di più, ma chissà che col quinto capitolo non si arrivi anche da quel punto di vista a una perfezione per così dire "meccanica".
Diretto da McG (Charlie’s Angels, e Charlie’s Angel più che mai) Terminator Salvation è un vero e proprio concentrato di azione. La trama esile, infatti, è studiata ad uso e consumo della computer grafica che tra macchine, robot, esplosioni e astronavi giganti, fa la gioia di ogni fan della serie. Purtroppo però, a questo si limita anche il film. Un flusso continuo e a tratti un po’ confuso di riferimenti, rimandi e deja-vu che più che appassionare e coinvolgere, stordiscono. La regia, dal canto suo, si diverte a creare la giusta tensione drammatica giocando proprio con questo aspetto. Dialoghi a effetto, frasi forti, ma manca quella suggestione che aveva caratterizzato soprattutto i primi due capitoli. Ed è proprio a quei due che questo Salvation si rifà più volentieri. Nel finale vediamo Connor sfrecciare su una super strada col sottofondo musicale dei Guns n’roses e una riproduzione inquietante di Schwarzenneger si eleva a nemico finale. Un colpo che ridesta l’attenzione del pubblico.
Vedendo Terminator Salvation, insomma, ci si diverte mentre gli appassionati rimarranno ripagati, anche grazie agli ottimi interpreti. Primo fra tutti Christian Bale, attore versatile che non delude mai le aspettative. Si ha la sensazione che dalla sceneggiatura poteva venir fuori qualcosa di più, ma chissà che col quinto capitolo non si arrivi anche da quel punto di vista a una perfezione per così dire "meccanica".
Diego Altobelli (07/2009)
2 commenti:
per quanto la pensi diversamente ti faccio i complimenti per la recensione, è sempre utile vedere da punti di vista diversi.
Piacere di conoscerti. :-)
...piacere mio! :)
Faccio subito un giro sul tuo blog!
ciao!
.d
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