Anno: 2008
Regia: Giulio Manfredonia
Festival Internazionale del Film di Roma 2008 - Anteprima
Diretto da Giulio Manfredonia "Si può fare" si rivela, a sorpresa, essere film caratterizzato da ironia pungente e sagace.
Anni Ottanta. In seguito alla legge Basaglia, che dispose la chiusura di tutti i manicomi, un gruppo di malati di mente si ritrovano senza lavoro e senza futuro. Aiutati da un sindacalista, tenteranno il reinserimento nel mondo del lavoro, dando vita a tutta una serie di contraddizioni ed equivoci...
Piaciuto alla critica del terzo Festival del Cinema di Roma, "Si può fare" si districa con agilità tra l’essere commedia ed apparire come film di denuncia.
Come affermato dallo stesso regista, "Si può fare" mira ambiziosamente ad essere continuazione ideale del film "Qualcuno volò sul nido del cuculo" del premiato Milos Foreman. Le similitudini con il capolavoro del 1975 si fermano però all’idea di fondo e alle intenzioni di denuncia sociale, tra l’altro molto diverse sul piano contenutistico. Più simile per ritmi e toni narranti, invece, a "Quattro pazzi in libertà" di Peter Boyle del 1989 con un grande Michael Keaton. Il personaggio dello psichiatra molto aperto di vedute che nel film di Boyle portava quattro matti a una partita di baseball, nel film di Manfredonia viene incarnato dal sindacalista Claudio Bisio, indiscusso padrone del palco come delle risate del pubblico. Tra il cast anche Bebo Storti e Anita Caprioli.
Si ride, insomma, ma non montiamoci la testa.
Diego Altobelli (10/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbnovita/novita.php?id=652
Regia: Giulio Manfredonia
Festival Internazionale del Film di Roma 2008 - Anteprima
Diretto da Giulio Manfredonia "Si può fare" si rivela, a sorpresa, essere film caratterizzato da ironia pungente e sagace.
Anni Ottanta. In seguito alla legge Basaglia, che dispose la chiusura di tutti i manicomi, un gruppo di malati di mente si ritrovano senza lavoro e senza futuro. Aiutati da un sindacalista, tenteranno il reinserimento nel mondo del lavoro, dando vita a tutta una serie di contraddizioni ed equivoci...
Piaciuto alla critica del terzo Festival del Cinema di Roma, "Si può fare" si districa con agilità tra l’essere commedia ed apparire come film di denuncia.
Come affermato dallo stesso regista, "Si può fare" mira ambiziosamente ad essere continuazione ideale del film "Qualcuno volò sul nido del cuculo" del premiato Milos Foreman. Le similitudini con il capolavoro del 1975 si fermano però all’idea di fondo e alle intenzioni di denuncia sociale, tra l’altro molto diverse sul piano contenutistico. Più simile per ritmi e toni narranti, invece, a "Quattro pazzi in libertà" di Peter Boyle del 1989 con un grande Michael Keaton. Il personaggio dello psichiatra molto aperto di vedute che nel film di Boyle portava quattro matti a una partita di baseball, nel film di Manfredonia viene incarnato dal sindacalista Claudio Bisio, indiscusso padrone del palco come delle risate del pubblico. Tra il cast anche Bebo Storti e Anita Caprioli.
Si ride, insomma, ma non montiamoci la testa.
Diego Altobelli (10/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbnovita/novita.php?id=652
2 commenti:
Purtroppo non ho visto nessuno di questi film. Ma sarà possibile vederli al di fuori del festival?
Alcuni si', caro luciano,
come l'ora del the, altri non saprei proprio...
Ti abbraccio,
.d
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