Anno: 2008
Regia: Luca Lucini
Distribuzione: Warner Bros
Il calcetto come fuga e come sfogo da una vita di impegni, ansie e frustrazioni; ma il calcetto anche come momento di riflessione sulla vita stessa. Questo il punto di partenza per la nuova commedia di Luca Lucini, regista che esordì con “Tre metri sopra il cielo”.
Sei colleghi di lavoro si ritrovano ogni venerdì a disputare un campionato di calcetto tra squadrette di fabbriche e aziende private. Durante la settimana però, i sei aspiranti calciatori devono fare i conti con ex mogli; fidanzate adultere; contrasti con i figli; matrimoni in crisi...
“Amore, bugie e calcetto” vuole essere una commedia corale e bonariamente ottimistica che, senza alcuna pretesa, intrattiene lo spettatore per tutta la sua durata. E in questo il film riesce in parte.
Il motivo non è la regia, che mantiene comunque un profilo piuttosto basso e che proprio per questa ragione si fa apprezzare, ma il cast di attori. Se da una parte infatti abbiamo Claudio Bisio e Angela Finocchiaro (soprattutto quest’ultima) a portare avanti i momenti più divertenti del film; dall’altra parte abbiamo nomi come (tra gli altri) Claudia Pandolfi, Filippo Nigro e Andrea De Rosa che non trasmettono nulla alla pellicola risultando spesso macchiettistici e il più delle volte accademici. Poco male, comunque, se la recitazione non è il punto forte del film la sceneggiatura frizzante e ben sostenuta sul piano del ritmo riesce a far dimenticare le sbavature attoriali e le (poche) pretese di riflessione che il film vuole infondere.
Proprio su quest’ultimo piano il film risulta anche di difficile interpretazione: là dove una fidanzata non rivela al proprio compagno di essere rimasta incinta di un suo collega, ma preferisce continuare a fingere un rapporto di amore e fiducia; o un uomo preferisce tornare con la sua ex moglie piuttosto che rischiare di proprio in un nuovo amore...
Il festival del qualunquismo, quindi? Può darsi, ma tra una risata e un gol (quello della bandiera a Stefano Tacconi) il tutto passa inosservato. Purtroppo per il regista però, probabilmente accadrà la stessa cosa al suo film...
Diego Altobelli (03/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1854
Regia: Luca Lucini
Distribuzione: Warner Bros
Il calcetto come fuga e come sfogo da una vita di impegni, ansie e frustrazioni; ma il calcetto anche come momento di riflessione sulla vita stessa. Questo il punto di partenza per la nuova commedia di Luca Lucini, regista che esordì con “Tre metri sopra il cielo”.
Sei colleghi di lavoro si ritrovano ogni venerdì a disputare un campionato di calcetto tra squadrette di fabbriche e aziende private. Durante la settimana però, i sei aspiranti calciatori devono fare i conti con ex mogli; fidanzate adultere; contrasti con i figli; matrimoni in crisi...
“Amore, bugie e calcetto” vuole essere una commedia corale e bonariamente ottimistica che, senza alcuna pretesa, intrattiene lo spettatore per tutta la sua durata. E in questo il film riesce in parte.
Il motivo non è la regia, che mantiene comunque un profilo piuttosto basso e che proprio per questa ragione si fa apprezzare, ma il cast di attori. Se da una parte infatti abbiamo Claudio Bisio e Angela Finocchiaro (soprattutto quest’ultima) a portare avanti i momenti più divertenti del film; dall’altra parte abbiamo nomi come (tra gli altri) Claudia Pandolfi, Filippo Nigro e Andrea De Rosa che non trasmettono nulla alla pellicola risultando spesso macchiettistici e il più delle volte accademici. Poco male, comunque, se la recitazione non è il punto forte del film la sceneggiatura frizzante e ben sostenuta sul piano del ritmo riesce a far dimenticare le sbavature attoriali e le (poche) pretese di riflessione che il film vuole infondere.
Proprio su quest’ultimo piano il film risulta anche di difficile interpretazione: là dove una fidanzata non rivela al proprio compagno di essere rimasta incinta di un suo collega, ma preferisce continuare a fingere un rapporto di amore e fiducia; o un uomo preferisce tornare con la sua ex moglie piuttosto che rischiare di proprio in un nuovo amore...
Il festival del qualunquismo, quindi? Può darsi, ma tra una risata e un gol (quello della bandiera a Stefano Tacconi) il tutto passa inosservato. Purtroppo per il regista però, probabilmente accadrà la stessa cosa al suo film...
Diego Altobelli (03/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1854
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