venerdì 25 aprile 2008

Tutta la vita davanti

Anno: 2008
Regia: Paolo Virzì
Distribuzione: Medusa
Ispirandosi al libro “Il mondo deve sapere” scritto dalla blogger Michela Murgia, Paolo Virzì dirige “Tutta la vita davanti”, una grottesca e tragicomica commedia nera ambientata nel difficile contesto del precariato in Italia.

Marta è una neo laureata con lode in filosofia che, pur vedendosi pubblicare la tesi in un rinomato giornale accademico trova difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro. Dopo aver ricevuti numerosi rifiuti da molte case editrici, Marta inizia a lavorare come baby sitter e poi come centralinista “outbound” nel call center della Multiple, una società che vende un “esclusivo” prodotto per la casa...

Con umanità Paolo Virzì ci mostra cosa accade a una giovane studentessa (ma il sesso in questo caso non conta) che vuole entrare nel mondo del lavoro in Italia. Narrata cautamente dalla voce di Laura Morante la vicenda di Marta si fa via-via più drammatica riuscendo, però, a rimanere in difficile equilibrio tra realismo (quello del mondo del lavoro) e fantasia (quella che usa Marta per stemperare la tristezza che la circonda).
La Multiple descritta da Virzì è la summa dei Call Center in Italia, luoghi in cui il vero business è quello di assumere personale a ciclo continuo, elargendo compensi “a prestazione” e in cui tutti, dal direttore (interpretato da un “miserabile” Massimo Ghini) alla capo struttura (la convincente e “in parte” Sabrina Ferilli) vivono con disperata angoscia l’ansia per il futuro. Infatti, tranne la speranzosa Marta (identificata nell’“aliena” e ottimista Isabella Ragonese), tutti i personaggi sono fragili e indirizzano la loro rabbia in un lavoro precario che li unisce e li incatena a una vita di incertezze. Proprio queste esitazioni descritte dai personaggi sfoceranno nel finale drammatico che li riunirà tutti, in una conclusione aperta e, fondamentalmente, irrisolta.
Bravissimi gli interpreti, che sostengono con mestiere l’incalzante sceneggiatura, scritta dallo stesso autore in collaborazione con il suo abituale partner Francesco Bruni. I già citati Ghini, Ferilli e Ragonese trascinano il film, ma non sono da meno neppure Elio Germano (davvero convincente nell’interpretare un impiegato dalla personalità labile), Valerio Mastrandrea (un ambiguo militante della CGIL), e Micaela Ramazzotti (una ragazza madre incapace di prendersi cura di sé).

“Tutta la vita davanti” è un film che coglie nel segno. Un po’ critica sociale, un po’ commedia nera, con elementi di musical a condire il tutto, per un film narrato come fosse una favola contemporanea. E come le migliori favole nasconde dietro la sua storia, profonde e commoventi verità sul mondo che descrive.

Diego Altobelli (03/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1847

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