venerdì 5 ottobre 2007

Cemento armato

Anno: 2007
Regia: Marco Martani
Distribuzione: 01 Distribution

Una regia determinata quella di Marco Martani, esordiente già autore della sceneggiatura di “Notte prima degli esami, oggi”, accompagnata da un soggetto coraggioso, firmato dal giovane Luca Poldelmengo. Con “Cemento armato” si tenta di riportare in auge il genere noir sui grandi schermi del Cinema Italiano. La pellicola, caratterizzata da una sceneggiatura di maniera, riesce comunque a emozionare e coinvolgere. In particolar modo ciò che colpisce maggiormente del film di Marco Martani è l’utilizzo incrociato di tutti i personaggi della storia. Un alternarsi vertiginoso di personaggi secondari e sottotrame, che riesce a rapire e catturare persino lo spettatore più scettico.

Per gli attori, tutti presenti in “Notte prima degli esami, oggi”, menzione d’onore spetta al giovane Nicolas Vaporidis, capace di risultare convincente, malgrado un inizio di pellicola non proprio entusiastico (fare il “bullo” nei primi minuti di girato lo rende un poco ridicolo). Bravi anche Carolina Crescentini e Nino Davoli, entrambi in parte e convincenti. Imbarazza invece Giorgio Faletti, nei panni di un poco efficace capo mafioso, monocorde e atonico.

“Cemento armato” è un film interessante, avvincente, e con una trama non scontata. Si fa presto a parlar male del cinema italiano e anche in questo caso ci sarebbe la possibilità di farlo. Ma pure se la strada verso la perfezione è lunga, e malgrado la sensazione permanente che alcune scene o dialoghi andrebbero rivisti, bisogna ammettere che con “Cemento armato” la direzione intrapresa da parte del nostro cinema di confrontarsi di nuovo coi generi sembra quella giusta.E poi, diciamocelo chiaramente, se lo stesso film fosse stato girato e interpretato a Hollywood, si sarebbe comunque preso la sufficienza!

Diego Altobelli (10/2007)

martedì 2 ottobre 2007

Funeral Party

Anno: 2007
Regia: Frank Oz
Distribuzione: Mikado Film

Daniel attende la salma del padre per celebrarne il funerale insieme a tutta la famiglia. Già esasperati dai rispettivi passati di scheletri nell’armadio, tra i famigliari la situazione degenera quando si rendono conto che il feretro è quello sbagliato. Inizia così una turbinosa sequela di equivoci e catastrofi...

Frank Oz è un nome molto conosciuto tra i cinefili, soprattutto per aver girato pellicole come lo scoppiettante “In e Out” e l’esilarante “Bowfinger”, ma anche per aver prestato la propria voce alla serie dei Muppets. Il suo “Funeral party” è l’apoteosi del divertimento in salsa inglese. Un humor nero, che assume fin dai primi minuti connotazioni grottesche, e una sceneggiatura caratterizzata da dialoghi “botta e risposta”, che non lasciano mai vuoto lo schermo. Oz riesce nel difficile compito di dosare, controllare, il ritmo umoristico. Presenta situazioni, le lascia da parte in favore di altre, per poi andarle a riprendere ancora quando ormai si stavano per dimenticare: riesce così a strappare risate sincere, dimostrando nel contempo un controllo dei tempi comici a dir poco cronometrico. Perfetto.

Di più: gli attori, tutti nomi noti o meno noti del cinema anglosassone, riescono ad assecondare la volontà comica del regista unendosi in quella che sembra, in ultima analisi, una “recitazione collettiva” dove si perde il valore del singolo e si esalta il lavoro della collettività. Meriterebbero tutti un premio, ma per ora devono accontentarsi del pubblico. Il che, comunque, non è poco...
Diego Altobelli (10/2007)