lunedì 25 luglio 2011

Capitan America

Anno: 2011
Regia: Joe Johnston
Distribuzione: UIP

Con una prima parte dal forte carattere cinematografico, e una seconda che scema nel mero fumetto mangia e fuggi, “Capitan America” irrompe con il suo scudo nelle sale cinematografiche. L’esito è buono, ma risente della lunghezza eccessiva (124 minuti!) e della assenza di veri super poteri.

1942. Steve Rogers è un giovane dalla corporatura esile che sogna di entrare a far parte dell’esercito americano per combattere i crucchi in Europa. La sua richiesta viene respinta varie volte, e solo quando incontra il prof. Abraham Erskine, Steve ottiene una possibilità. Erskine gli propone infatti di sottoporsi a un siero sperimentale capace di aumentare le doti fisiche di un essere umano. Steve accetta e diverrà Capitan America: suo il compito di fermare il Teschio Rosso…

Si arricchisce di un nuovo tassello il mosaico cinematografico concepito dalla Casa delle Idee e che avrà il nome di “The Avengers”. “Capitan America”, leader del futuro gruppo di supereroi è forse il più ispirato tra i film finora visti. Buona la ricostruzione storica, e davvero scorrevole la sceneggiatura che riesce a ricostruire una vicenda (anche fumettistica) caratterizzata da numerosi buchi narrativi. Capitan America nasce nel 1942, ma vivrà ai giorni nostri. Spiegarlo e renderlo coerente cinematograficamente parlando non era affatto facile e il buon lavoro dello scrittore Christopher Markus, coadiuvato dalla regia di Joe Johnston (“Jurassic Park III”) lascia davvero molto soddisfatti. La recitazione è altrettanto buona e la scelta di Chris Evans (già Torcia Umana ne “I fantastici quattro”) risulta azzeccata e vincente.

Le perplessità allora sono tutte nel combattimento finale un po’ deludente, e nella generale prevedibilità della trama. Un film che quindi rende giustizia al personaggio principale, ma che forse non coinvolge del tutto.

Diego Altobelli (07/2011)