
Regia: Jeff Betancourt
Anno: 2008
Pur di superare la sua paura per il buio, la giovane Laura decide di farsi rinchiudere in un istituto psichiatrico.
Tenuta sottocontrollo da un ambiguo dottore e da una giovane tirocinante, Laura vedrà morire uno dopo l'altro i pazienti dell'istituto. A ucciderli, un misterioso Uomo Nero...

Infatti, all'interno di un gigantesco istituto psichiatrico dove vi sono rinchiusi appena sette ragazzi e con un personale di infermieri ridotto all'osso, avvengono omicidi tanto efferati quanto al limite della verosimiglianza. Al punto che non solo non divertono, ma anzi angosciano trasportando con sé il pretesto che a uccidere non sia un uomo in carne ed ossa, ma la paura stessa delle vittime. Idea carina, nevvero, peccato che non ci creda nessuno.
Quindi ecco che il film di Betancourt esaurite in breve tempo le cartucce nel caricatore delle intenzioni, trasformi il film in uno splatterone per veri patiti del genere. Un po' poco, considerando che anche questi ultimi non rimarranno così colpiti dalle uccisioni e dalle morti, essendo queste costruite fin troppo similmente ad altre pellicole recenti quali, ad esempio, "Saw".
A tal proposito nella recitazione l'unica curiosità è rappresentata dalla presenza di Tobin Bell, il Jigsaw della già citata saga horror, che malgrado la recitazione monocorde riesce nel non facile compito di affascinare lo spettatore con un personaggio assai ambiguo. Se sia lui l'assassino anche in questo caso, però, spetta a voi scoprirlo.
Diego Altobelli (07/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1909