sabato 21 luglio 2007

Fearless

Anno: 2007
Regia: Ronny Yu
Distribuzione: 01 Distribuzione

Il genere Wuxia, che letteralmente significa "arte militare" e che nel cinema identifica quei film incentrati sui combattimenti e le arti marziali, si arricchisce di un nuovo titolo, stavolta ispirato alla storia vera di un maestro del kung fu: Huo Yuanjia, fondatore della prima Federazione sportiva cinese.

Siamo alla fine del 1800: a causa della "Guerra dell'oppio" la Cina attraversa un periodo di profonda crisi politica. Per risollevare l'economia del Paese il governo è costretto ad aprire i mercati all'occidente, dando moto però anche a un'epoca di soprusi e degrado, in seguito definita dagli storici "era dei trattati ingiusti". In questo tumultuoso contesto di cambiamento, assistiamo alla vera storia di Huo Yuanjia, proveniente dalla famiglia di un famoso maestro Wushu, che dopo essere diventato campione di arti marziali della sua regione, combatterà per difendere l'onore del proprio Paese e risollevare, ispirandolo, l'animo dei suoi concittadini cinesi.

Al timone troviamo un abile Ronny Yu, sottovalutato regista del classico "La sposa dai capelli bianchi" e di pellicole occidentali "minori" quali "La sposa di Chucky", "Codice 51" e soprattutto "Freddy vs Jason". Il regista si cimenta in un’opera complessa (e i film biografici il più delle volte lo sono), attingendo a vari titoli d’ispirazione mistico-orientali. E' così che assistiamo a una pellicola perfettamente divisa in tre parti, quasi fosse un esercizio di scrittura semantica (affermazione dell'eroe, annichilimento dello stesso, rivalsa), che pesca connotazioni narrative da "L'ultimo samurai", "Kick boxer- il nuovo guerriero", e "L’urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente". Il rischio di un’operazione simile è quello però di non riuscire a trovare la giusta identità narrativa. Quella di Ronny Yu è una regia che, senza puntare su eccessivi effetti speciali o scenografie al limite del visionario (tendenza che ha caratterizzato gli ultimi film del genere) si limita a raccontare una trama avvincente, semmai minata solo dal ritmo non sempre fluido nella narrazione. Belle inoltre alcune intuizioni drammatiche, come la presenza del vagabondo pazzo, o l’intervento della ragazza cieca Moon. Ispirazioni che salvano il film dall’altrimenti sicuro dimenticatoio.

Jet Li, dopo “Hero” e il chiacchierato “Danny the dog” conferma di essere l’unico maestro di kung fu rimasto in circolazione. Al suo Huo Yuanjia egli conferisce una recitazione attenta e misurata. Tra un sottotesto politico nemmeno troppo velato (la Cina si sta nuovamente affacciando prepotentemente, all’Occidente), luoghi comuni storici (i giapponesi descritti come politici venduti), e combattimenti urlati, il film resta comunque relegato agli appassionati del genere Wuxia. Questa volta però, con un pizzico di semplicità in più.

Diego Altobelli (07/2007)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1718

Nessun commento: