Anno:2008
Regia: Cristina Comencini
Distribuzione: 01 Distribuzione
Elena lavora come mediatrice culturale in un istituto che tratta problematiche relative al continente africano. Il marito Carlo non condivide affatto la stessa passione, ma suo malgrado viene coinvolto e trascinato alle pedanti serate benefiche cui partecipa la moglie. Proprio a una di queste Carlo conosce Nadine, una magnetica senegalese di cui s'invaghisce. Quando tra i due esploderà la passione, dovranno fare i conti con i pregiudizi e le differenze razziali…
Il nuovo lungometraggio della Comencini tratta con entusiasmo l’attuale tema della diversità razziale. Per farlo si serve dei tempi della commedia un po’ come avveniva in "Indovina chi viene a cena?", ma suo malgrado la regista non riesce a raggiungere la stessa profondità, intelligenza ed eleganza della pellicola del 1967. Complice anche un cast non proprio costruito su veri talenti recitativi (Fabio Volo e Ambra Angiolini, pur impegnandosi, non raggiungono la sufficienza) e una sceneggiatura articolata sì, ma debole sul piano delle emozioni, "Bianco e nero" si limita a girare intorno a frasi e luoghi comuni del caso.
Fabio Volo riesce bene nel rappresentare con il suo volto un'italietta fatta di uomini senza storia e senza idee precise su nessun tema, neppure quando uno di questi coinvolge la sua esistenza. Ed eccolo così, ancora una volta, interpretare se stesso in un loop di facce, espressioni e smorfie che non dicono nulla. Diverso invece il discorso sul resto del cast. Ambra, qui alla prova del nove dopo il film di Ozpetek, dimostra la sua inesperienza davanti alla cinepresa, ma viene ben supportata dagli altri attori, compresa la rivelazione Aissa Maiga.
Il tentativo da parte della Comencini di scavare nel problema del razzismo è lodevole, ma il risultato è inefficace e un po' qualunquista.
Diego Altobelli (1/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1799
Regia: Cristina Comencini
Distribuzione: 01 Distribuzione
Elena lavora come mediatrice culturale in un istituto che tratta problematiche relative al continente africano. Il marito Carlo non condivide affatto la stessa passione, ma suo malgrado viene coinvolto e trascinato alle pedanti serate benefiche cui partecipa la moglie. Proprio a una di queste Carlo conosce Nadine, una magnetica senegalese di cui s'invaghisce. Quando tra i due esploderà la passione, dovranno fare i conti con i pregiudizi e le differenze razziali…
Il nuovo lungometraggio della Comencini tratta con entusiasmo l’attuale tema della diversità razziale. Per farlo si serve dei tempi della commedia un po’ come avveniva in "Indovina chi viene a cena?", ma suo malgrado la regista non riesce a raggiungere la stessa profondità, intelligenza ed eleganza della pellicola del 1967. Complice anche un cast non proprio costruito su veri talenti recitativi (Fabio Volo e Ambra Angiolini, pur impegnandosi, non raggiungono la sufficienza) e una sceneggiatura articolata sì, ma debole sul piano delle emozioni, "Bianco e nero" si limita a girare intorno a frasi e luoghi comuni del caso.
Fabio Volo riesce bene nel rappresentare con il suo volto un'italietta fatta di uomini senza storia e senza idee precise su nessun tema, neppure quando uno di questi coinvolge la sua esistenza. Ed eccolo così, ancora una volta, interpretare se stesso in un loop di facce, espressioni e smorfie che non dicono nulla. Diverso invece il discorso sul resto del cast. Ambra, qui alla prova del nove dopo il film di Ozpetek, dimostra la sua inesperienza davanti alla cinepresa, ma viene ben supportata dagli altri attori, compresa la rivelazione Aissa Maiga.
Il tentativo da parte della Comencini di scavare nel problema del razzismo è lodevole, ma il risultato è inefficace e un po' qualunquista.
Diego Altobelli (1/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1799
2 commenti:
Ho letto anche da altre parti che il film non è niente di eccezionale. Con i film che ho da vedere penso si possa rinviarne la visione.
Sì luciano, un film fiacco.
Molto superficiale. Poca roba.
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