giovedì 14 agosto 2008

Identikit di un delitto - The flock

Anno: 2007
Regia: Andrew Lau
Distribuzione: 01

Il regista Andrew Lau si mette all'opera per la sua prima prova hollywoodiana, dopo aver visto adattare con successo il suo "Internal Affairs" ad opera di Martin Scorsese con il titolo di "The Departed", che si è aggiudicato anche quattro Oscar. Due attori come Richard Gere e Claire Danes a sostenere un soggetto che bazzica nei terreni del thriller, dovrebbero assicurare il successo alla pellicola. Così non è, inaspettatamente, e forse le colpe stavolta non si riescono neppure bene a identificare.

Erroll Babbagge è in procinto di andare in pensione anticipata per l'incapacità di gestire il proprio lavoro: seguire il recupero crediti di società che contano tra i loro dipendenti, ex detenuti per pedofilia e stupro. Logorato dai propri demoni, Babbagge si vede affiancare dalla giovane Allison, cui deve insegnare tutto quello che sa sul suo sporco mestiere. L'occasione del riscatto gli arriva quando iniziano a indagare su una ragazza scomparsa...

In effetti non è facile rintracciare il motivo del flop americano (e probabilmente anche europeo) del film "The flock", in inglese "Il gregge" ben più significativo del piuttosto banale "Identikit di un delitto". Gli ingredienti c'erano tutti per tirare su una bella pellicola piena di spessore e pathos, con richiami (alcuni del tutto palesi) a nuovi classici come "Seven" o "Gone baby gone". Invece, realizzata nel 2007, la pellicola di Andrew Lau è passata in sordina in un festival americano e poi si è trovata relegata nel mercato dell'home video.
I motivi, come si diceva prima non sono facilmente rintracciabili. Forse la recitazione da poliziotto, corrotto dal proprio lavoro, del buon Richard Gere non regge fino in fondo; forse la comunque brava Claire Danes non dimostra di avere quella forza attoriale necessaria a sostenere i punti morti del suo collega. Forse ancora la trama, a brevi tratti un poco lacunosa; o infine la regia, fatta di flashback che unisce elementi visionari (dettati dall'instabilità del protagonista) a scene utili per il proseguimento della storia, tende a rendere lo spettacolo un poco confuso. Ma si badi bene, tutte queste motivazioni non giustificano fino in fondo il flop commerciale di un film che comunque si lascia vedere grazie a un'atmosfera crepuscolare e a un soggetto intrigante e ben interpretato.
E se proprio vi sembrano deboli motivazioni, c'è sempre l'apparizione a sorpresa della pop star Avril Lavigne, che promette nelle prime battute di essere un personaggio profondo, salvo poi essere smembrata nello scantinato di una fattoria.

Diego Altobelli (08/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1920

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