lunedì 12 settembre 2011

Super 8

Anno: 2011
Regia: J.J. Abrams
Distribuzione: Universal Pictures

E’ probabilmente il film della maturità per J.J. Abrams questo “Super 8”, commovente omaggio a un cinema (e a un’epoca) che probabilmente non c’è più.

Estate del 1979. Un gruppo di ragazzini sta girando un film in super 8 che parla di zombie. Per rendere efficace la scena madre, una notte si organizzano per riprendere un treno che attraversa il loro paese. Purtroppo però il treno deraglia “per davvero” e dai vagoni escono misteriosi cubi metallici. Il fattaccio coinvolgerà l’esercito americano…

Se ci fossero più registi come J.J. Abrams, il cinema non avrebbe bisogno di remake e fumetti. Il regista americano è la migliore eredità cinematografica lasciata dalla scuola di Spielberg e co. negli anni Ottanta. Ed è proprio a questi anni che Abrams decide di guardare per realizzare “Super 8”, che potrebbe essere definito una specie di nuovo “E.T.” o “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Abrams, dopo “Mission: Impossible 3”, “Cloverfield” e “Star Trek”, questa volta rinuncia (in parte) alla spettacolarità, ed è più che altro scrupoloso. Arriva addirittura a usare gli obiettivi utilizzati da Spielberg per ricreare la stessa atmosfera, anche visiva, nel suo film. L’esito è sorprendente anche perché il film non è un remake o un omaggio fine a se stesso, come può essere il cinema cosiddetto “necrofilo” di Tarantino ad esempio o Rodriguez. “Super 8” riesce invece a riprendere alcune idee, attualizzarle e imprimere in esse linfa nuova. Che in soldoni si traduce in emozioni: una parola ormai quasi inutilizzata, al cinema come altrove. Riprendendo quindi il meglio di “Stand by me”, i già citati “E.T.” e “Incontri…”, ma anche “Goonies” e molte altre pellicole dei mitici Ottanta, “Super 8” emoziona, coinvolge, commuove. E l’incontro con “l’altro” qui, non è per Abrams la speranza per un domani migliore, ma un modo per far riflettere l’umanità di oggi. Notevole.

Buon cast di giovani attori che speriamo di rivedere presto. “Super 8” è la migliore pellicola da vedere quest’anno al cinema. E guarda un po’, del 3D non c’è traccia. La cosa potrebbe far meditare i più attenti.

Diego Altobelli (09/2011)

Nessun commento: