lunedì 12 settembre 2011

Solo per vendetta

Anno: 2011
Regia: Roger Donaldson
Distribuzione: Eagle Pictures

La vita di un tranquillo professore di letteratura viene sconvolta quando una brutta notte la moglie viene stuprata da un malvivente recidivo. Arrabbiato, frustrato, impaurito. Il professore incontra un misterioso individuo che gli propone un accordo: la vita del malvivente per un piccolo favore in cambio. L’uomo accetta, ma scoprirà che per ripagare il debito dovrà a sua volta assassinare uno sconosciuto…

Ogni volta che c’è un nuovo film con Nicholas Cage la critica sbuffa, pensando già alla stroncatura che dovrà scrivere. In questa sede, chi recensisce non è di questa scuola, anzi. Nicholas Cage è attore versatile e a guardare il suo curriculum si scoprono vere e proprie perle come “Via da Las Vegas” o “Il ladro di orchidee” e “Segnali dal futuro”. Il suo unico difetto è quello allora di proporsi forse un po’ troppo. Svendersi, e finire inevitabilmente per fare - anche – tante cose meno riuscite. E’ il caso di questo “Solo per vendetta”. Un filmetto. Un thriller all’acqua di rose. Un tentativo vago di rendere avvincente uno spunto a malapena interessante. L’avrete capito, là dove la regia di Roger Donaldson si lascia pure vedere, la sceneggiatura di Robert Tannen manca il bersaglio. Lo script è confuso, incoerente, lacunoso. Senza l’ossatura, i muscoli sono masse informi e mollicce che cadono a terra. Così è questo film, che forse può meritare una visione nel caso foste appassionati del Cage. O se cercate in homevideo un trihller da guardare come scusa per flirtare con la propria o il proprio compagna / o.

Diego Altobelli (09/2011)

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