domenica 30 ottobre 2011

L'industriale

Anno: 2011
Regia: Giuliano Montaldo

Nicola ha ereditato dal padre una fabbrica che conta oltre 70 dipendenti e che produce pannelli solari. Ora però l’azienda è in crisi nera. Nicola non ha i soldi per garantire un rifinanziamento e in un paio di settimane sarà costretto a chiudere. Anche la moglie è distante, e sembra interessata alla corte di un giovane rumeno. Far quadrare il cerchio non è facile, ma Nicola è sicuro che ne uscirà alla grande…

Non si può criticare a cuor leggero l’opera di un regista che in qualche modo ha contribuito a fare la storia del Cinema italiano. “Tiro al piccione”, “Sacco e Vanzetti”, fino al recente “ I demoni di San Pietroburgo” sono tutte opere di Giuliano Montaldo, regista sofisticato che firma anche questo “L’Industriale”: un dramma alla Dostoevskij. Però è proprio la complessità narrativa del film a mostrare il fianco alle critiche. Ben diretto, accompagnato da una colonna sonora firmata da Andrea Morricone, e con una fotografia dai tipici toni grigiastri ad opera di Arnaldo Catinari, de “L’industriale” non convince la sceneggiatura; la costruzione drammatica; i dialoghi; la scelta di alcune scene. Il dramma vissuto dal protagonista, un grande Pierfrancesco Favino, finisce per lasciare delle zone d’ombra che però non trovano soluzione. Non v’è catarsi nel finale del film. Non c’è apice. Non ci sono picchi. Tutto dall’inizio alla fine è narrato con lo stesso tono monocorde. Peccato, perché il film offriva degli spunti molto interessanti che forse avevano bisogno di maggiore respiro o, chissà, magari di un altro approccio.

Diego Altobelli (10/2011)

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