venerdì 11 gennaio 2008

Io sono leggenda

Anno: 2008
Regia: Francis Lawrence
Distribuzione: Warner Bros. Italia

Terzo remake di un classico della fantascienza scritto da Richard Matheson (gli altri due precedenti sono L'ultimo uomo sulla terra datato 1964 e 1975: Occhi bianchi sul pianeta terra del 1971): "I am legend" sbarca ancora una volta al cinema con la sua storia di solitudine e disperazione, ma questa volta con un pizzico di speranza in più.

Robert Neville è uno scienziato sopravvissuto miracolosamente all'epidemia di un virus che nel 2009 ha trasformato il 90% della popolazione mondiale in vampiri-zombie. L’uomo vive da tre anni da solo in una New York distrutta e abbandonata, segregato in casa con il suo cane poiché assediato dai vampiri. Egli è alla ricerca di una cura per far tornare la razza umana alla normalità quando un giorno incontra Anna, un'altra sopravissuta…

Nel trasporre il romanzo di Richard Matheson sul grande schermo il regista Francis Lawrence (lo stesso del mediocre "Costantine") ha cercato la strada della mediazione. Per tutta la pellicola infatti, il regista cerca da una parte di accontentare i puristi del romanzo confezionando scene molto simili a quelle descritte sulle pagine del libro; dall'altra tenta di cambiare le sorti drammatiche cui andava incontro il protagonista del romanzo, confezionando un finale assai più banale e finendo per snaturare l'ispirazione originale.

Il film si divide così in due parti. La prima in cui tra architetture desolate e un ritmo lento vediamo un atletico Will Smith cercare selvaggina, noleggiare dvd, difendersi da un paio di vampiri e sperimentare nuove cure al virus. La seconda in cui, in seguito alla conoscenza di Anna scoprirà un possibile vaccino. Purtroppo, malgrado le buone intuizioni registiche e alcune sequenze degne di nota (non ultima quella relativa al primo incontro con i vampiri), è proprio nella seconda parte che il film perde la sua credibilità narrativa. I dialoghi sembrano scritti affrettatamente e tematiche come la pace, la religione e la scienza risultano appena accennate; persino i personaggi secondari (Anna e suo figlio) risultano caratterizzati in modo sommario e superficiale, tanto da lasciare lo spettatore con un buco di trama (relativo a una trappola in cui cade il protagonista) irrisolto.

Peccato, insomma. "I'm legend" risulta un film girato più che dignitosamente, caratterizzato da continui richiami al cinema e ai nuovi classici (in una scena Will Smith ridoppia il primo episodio di "Shrek"), e da un'atmosfera sospesa e crepuscolare così come imponeva il libro da cui trae origine. Malgrado questi elementi l'architettura del film non sopporta il peso delle scelte operate dallo scrittore e cede proprio nelle fasi finali, confezionando un esito scontato e assai lontano dalle atmosfere di Matheson. Un film riuscito in parte, da consigliare solo se si è letto precedentemente il romanzo. In caso contrario correte prima in libreria!

Diego Altobelli (01/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1800

4 commenti:

Luciano ha detto...

Non l'ho ancora visto e spero di non perderlo (perché sono un fanatico della fantascienza). Comunque sembra un film così così.

Diego Altobelli ha detto...

...cade nel finale. Sopratutto rispetto al libro... che pero' nessuno ha letto, (da quello che ho sentito tra la "critica"...) e quindi nessuno se ne e' accorto!

Buon per il bravo will smith che ne ha tutto da guadagnare... un po' meno noi, che in questo modo andremo incontro ad un annichilimento cerebrale piuttosto preoccupante... CIAO!

Anonimo ha detto...

Il film mi è piaciuto, anche se come hai detto, il finale è poco originale ... ma non penso che tu abbia colto la grande innovazione introdotta da questa pellicola. I vampiri, come li chiami, in realtà non sono vampiri perchè non succhiano il sangue: sono non morti, degli zombie, insomma. Ma finalmente degli zombie intelligenti, con comportamenti sociali, aggressivi e veloci... insomma, veramente terrificanti... per non parlare del fatto che ormai la computer grafica ha raggiunto il livello della realtà reale (non virtuale)...

Diego Altobelli ha detto...

Sulla computer grafica... sì, effetti bellissimi e scenografia mozzafiato. Ma forse (la butto lì) se i mostri fossero stati "veri" (non in computer grafica insomma), il film ne avrebbe guadagnato in "fisicità".
Mi sono sembrati di plastica...