Anno: 2008
Regia: Mike Nichols
Distribuzione: Uip
Stati Uniti: siamo all'inizio degli anni '80. Charlie Wilson è un deputato americano che si è ritagliato un posto nella politica interna stringendo accordi e facendo favori, senza chiedere niente in cambio. Durante uno dei tanti party a cui partecipa, Wilson viene a conoscenza dell'occupazione russa in territorio afghano. Intuendo il potenziale strategico che avrebbe una tale posizione militare nella risoluzione della guerra fredda tra Russia e Usa, Wilson comincia una lunga trattativa con gli uomini a cui aveva fatto dei favori. Riuscirà a far arrivare alla popolazione afghana le armi per difendersi dai russi.
A volte, più del regista, in un film tirano gli attori, il cast. E' il caso di questo "La guerra di Charlie Wilson", pellicola dove alla semplicistica regia di Mike Nichols si affiancano i nomi altisonanti dei premi Oscar Julia Roberts, Philip Seymour Hoffman e, naturalmente, Tom Hanks. Facile, con nomi così di rilievo, cadere nel tranello di "far fare tutto a loro", e purtroppo questo è ciò che si avverte guardando "La guerra di Charlie Wilson", film a cui manca un'impronta registica degna di essere seguita.
La sceneggiatura bonacciona e burlesca fa il resto e al film non rimane altro che il talento (immenso) degli attori - Hoffman vale da solo il prezzo del biglietto - e le intenzioni non proprio chiare del soggetto. Soprattutto rimangono poco chiare le vere motivazioni che spinsero Charlie Wilson a proseguire nella sua crociata.
Furbescamente il film decide di non rispondere, sorvolando sui tanti dubbi e proponendo una trama che tra ironia e patinata fotografia degli anni '80 profuma tanto di campagna elettorale.
Diego Altobelli (02/2008)
Regia: Mike Nichols
Distribuzione: Uip
Stati Uniti: siamo all'inizio degli anni '80. Charlie Wilson è un deputato americano che si è ritagliato un posto nella politica interna stringendo accordi e facendo favori, senza chiedere niente in cambio. Durante uno dei tanti party a cui partecipa, Wilson viene a conoscenza dell'occupazione russa in territorio afghano. Intuendo il potenziale strategico che avrebbe una tale posizione militare nella risoluzione della guerra fredda tra Russia e Usa, Wilson comincia una lunga trattativa con gli uomini a cui aveva fatto dei favori. Riuscirà a far arrivare alla popolazione afghana le armi per difendersi dai russi.
A volte, più del regista, in un film tirano gli attori, il cast. E' il caso di questo "La guerra di Charlie Wilson", pellicola dove alla semplicistica regia di Mike Nichols si affiancano i nomi altisonanti dei premi Oscar Julia Roberts, Philip Seymour Hoffman e, naturalmente, Tom Hanks. Facile, con nomi così di rilievo, cadere nel tranello di "far fare tutto a loro", e purtroppo questo è ciò che si avverte guardando "La guerra di Charlie Wilson", film a cui manca un'impronta registica degna di essere seguita.
La sceneggiatura bonacciona e burlesca fa il resto e al film non rimane altro che il talento (immenso) degli attori - Hoffman vale da solo il prezzo del biglietto - e le intenzioni non proprio chiare del soggetto. Soprattutto rimangono poco chiare le vere motivazioni che spinsero Charlie Wilson a proseguire nella sua crociata.
Furbescamente il film decide di non rispondere, sorvolando sui tanti dubbi e proponendo una trama che tra ironia e patinata fotografia degli anni '80 profuma tanto di campagna elettorale.
Diego Altobelli (02/2008)
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