Anno: 2008
Regia: Frederic Forestier
Distribuzione: Warner Bros.
Alafolix è perdutamente innamorato della principessa greca Irina, promessa sposa a Bruto, figlio di Cesare. Per conquistare la mano della bella, Alafolix scommette di vincere le Olimpiadi. Asterix e Obelix corrono in suo aiuto...
E' il caso di dire che per Asterix e Obelix viene scomodata tutta la Francia. Richiamando gli intenti degli autori dei fumetti Rene Goscinny e Albert Uderzo, "Asterix alle Olimpiadi" (terzo film sui galli) proietta situazioni e personaggi di oggi nell'ambientazione gallo-romana. Purtroppo però, se i fumetti dei due autori risultavano gradevoli e irriverenti, il film di Frederic Forestier risulta fastidioso e inutile. La passerella dei “vip” inizia con Depardieu, divertito più del solito nel proporre un improbabile parodia del “Cyrano de Bergerac” (film che lo rese famoso), e prosegue con Alain Delon che scimmiotta se stesso in un monologo iniziale che tira in ballo "Rocco e i suoi fratelli" e "Il Gattopardo".
In linea con questa tendenza, ovviamente, le gare sono il pretesto per le comparsate di vari sportivi - francesi e non - come Schumacher, Zidane e Amélie Mauresmo.
In questo mare di richiami e rimandi il film si perde in un autocompiacimento patriottico di cui, francamente, non si sentiva il bisogno. Un risultato che non diverte affatto e che anzi annoia, mostrando una vanità che neppure i fumetti avevano.
Diego Altobelli (02/2008)
Regia: Frederic Forestier
Distribuzione: Warner Bros.
Alafolix è perdutamente innamorato della principessa greca Irina, promessa sposa a Bruto, figlio di Cesare. Per conquistare la mano della bella, Alafolix scommette di vincere le Olimpiadi. Asterix e Obelix corrono in suo aiuto...
E' il caso di dire che per Asterix e Obelix viene scomodata tutta la Francia. Richiamando gli intenti degli autori dei fumetti Rene Goscinny e Albert Uderzo, "Asterix alle Olimpiadi" (terzo film sui galli) proietta situazioni e personaggi di oggi nell'ambientazione gallo-romana. Purtroppo però, se i fumetti dei due autori risultavano gradevoli e irriverenti, il film di Frederic Forestier risulta fastidioso e inutile. La passerella dei “vip” inizia con Depardieu, divertito più del solito nel proporre un improbabile parodia del “Cyrano de Bergerac” (film che lo rese famoso), e prosegue con Alain Delon che scimmiotta se stesso in un monologo iniziale che tira in ballo "Rocco e i suoi fratelli" e "Il Gattopardo".
In linea con questa tendenza, ovviamente, le gare sono il pretesto per le comparsate di vari sportivi - francesi e non - come Schumacher, Zidane e Amélie Mauresmo.
In questo mare di richiami e rimandi il film si perde in un autocompiacimento patriottico di cui, francamente, non si sentiva il bisogno. Un risultato che non diverte affatto e che anzi annoia, mostrando una vanità che neppure i fumetti avevano.
Diego Altobelli (02/2008)
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