Anno: 2008
Regia: Peter Berg
Distribuzione: Sony Pictures
Film originale, "Hancock", diretto da Peter Berg, si pone come obiettivo quello di rompere gli schemi su cui si muovono le trame sui supereroi.
"Hancock" è un supereroe. In città lo sanno, lo conoscono e malgrado combatta il crimine la gente conosce anche bene i danni che crea all'intera comunità. Oltretutto Hancock non fa davvero nulla per piacere al prossimo: è sempre ubriaco, strafottente e distrugge tutto ciò che incontra sulla sua strada. Quando però evita che l'automobilista Ray venga travolto da un treno in corsa facendolo deragliare, lo stesso Ray propone al supereroe di lavorare sulla sua immagine. Un cambiamento che porterà Hancock a scoprire che non è l'unico superumano in circolazione...
Va bene rompere gli schemi, però forse questa volta si ha esagerato. La trama di "Hancock" parte piuttosto bene, proponendo un supereroe dagli atteggiamenti più realistici rispetto alle normali consuetudini viste sul grande schermo ma deraglia in fase avanzata, finendo per raccontare una storia a metà strada tra "Highlander" e "City of angels", mettendo in mezzo un po' di tutto: dal mito degli angeli, agli ufo, a un amore “new-age”.
Il pathos non manca, la regia di Peter Berg riesce abbastanza bene a gestire sia le movenze computerizzate dei personaggi principali, con alcune scene apocalittiche esagerate, dal grande impatto visivo, ma sostanzialmente inutili ai fini drammatici; sia le scene più introspettive in cui sono i sentimenti a farla da padrone.
Will Smith gigioneggia e si diverte a interpretare un personaggio alcolizzato e affetto da amnesia: convincente e crepuscolare al punto giusto. Molto brava e intrigante anche Charlize Theron che fa da contro altare superando, a volte, l’interpretazione del protagonista.
"Hancok" è insomma film interessante, il cui giudizio però non supera la mera sufficienza.
Diego Altobelli (09/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1928
Regia: Peter Berg
Distribuzione: Sony Pictures
Film originale, "Hancock", diretto da Peter Berg, si pone come obiettivo quello di rompere gli schemi su cui si muovono le trame sui supereroi.
"Hancock" è un supereroe. In città lo sanno, lo conoscono e malgrado combatta il crimine la gente conosce anche bene i danni che crea all'intera comunità. Oltretutto Hancock non fa davvero nulla per piacere al prossimo: è sempre ubriaco, strafottente e distrugge tutto ciò che incontra sulla sua strada. Quando però evita che l'automobilista Ray venga travolto da un treno in corsa facendolo deragliare, lo stesso Ray propone al supereroe di lavorare sulla sua immagine. Un cambiamento che porterà Hancock a scoprire che non è l'unico superumano in circolazione...
Va bene rompere gli schemi, però forse questa volta si ha esagerato. La trama di "Hancock" parte piuttosto bene, proponendo un supereroe dagli atteggiamenti più realistici rispetto alle normali consuetudini viste sul grande schermo ma deraglia in fase avanzata, finendo per raccontare una storia a metà strada tra "Highlander" e "City of angels", mettendo in mezzo un po' di tutto: dal mito degli angeli, agli ufo, a un amore “new-age”.
Il pathos non manca, la regia di Peter Berg riesce abbastanza bene a gestire sia le movenze computerizzate dei personaggi principali, con alcune scene apocalittiche esagerate, dal grande impatto visivo, ma sostanzialmente inutili ai fini drammatici; sia le scene più introspettive in cui sono i sentimenti a farla da padrone.
Will Smith gigioneggia e si diverte a interpretare un personaggio alcolizzato e affetto da amnesia: convincente e crepuscolare al punto giusto. Molto brava e intrigante anche Charlize Theron che fa da contro altare superando, a volte, l’interpretazione del protagonista.
"Hancok" è insomma film interessante, il cui giudizio però non supera la mera sufficienza.
Diego Altobelli (09/2008)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1928