martedì 27 ottobre 2009

Segnali dal futuro

Anno: 2009
Regia: Alex Proyas
Distribuzione: Eagle Pictures

Sì, c’è Nicholas Cage che ha visioni apocalittiche provenienti dal futuro, ma non è Next. Si tratta invece di Segnali dal futuro, nuova (e più interessante) fatica cinematografica di Alex Proyas. Ora, alzi la mano tra i presenti chi non ha mai sentito nominare questo regista in passato. Come volevasi dimostrare vedo molte mani alzate, e invece dovreste ricordarvi di lui. Anzi, sembra un paradosso ma quando scoprirete i titoli dei suoi film direte: “Ehi, ma è il mio regista preferito!”. Scommettete? Vi dice niente Il corvo? E Dark City? E Io, Robot? Ebbene, sono tutti film diretti da Alex Proyas e per saperne di più vi rimando all’approfondimento di Moviesushi.

Anni ’50. In una scuola elementare viene seppellita una scatola del tempo con dentro i disegni dei bambini a tema: come vi immaginate il futuro?Oggi. John è un professore di astrofisica a cui il destino, certamente, ha giocato un brutto scherzo. Alla morte della moglie, John si è ritrovato infatti ad accudire il figlio Caleb, giovanissimo e con la passione per gli animali e la scienza in genere. Quando viene dissotterrata la scatola e consegnati agli alunni i disegni appartenuti alla vecchia classe, a Caleb capita un foglio con su scritto una serie di numeri apparentemente senza senso. A John non ci vorrà molto per capire che in realtà quei numeri indicano le date delle catastrofi avvenute negli ultimi cinquant’anni…

Decisamente il regista Alex Proyas è uno di quelli che si lasciano vedere sempre con rinnovato interesse e attenzione. E capita anche quando, come in questo caso, ci si ritrova davanti un film molto... “rischioso”. Sì, rischioso. Soprattutto a causa del tema del film (la premonizione catastrofica del futuro certamente non è nuova al cinema) e poi per la trama, fin troppo improbabile. Lo scivolone è dietro l’angolo, quindi, ma Proyas dimostra a tutti che anche con un plot inverosimile e un genere che poco o nulla ha di nuovo da offrire, si può realizzare un buon film.

Ecco quindi che il regista cosparge la pellicola di intuizioni visive pregevoli (come la scena del primo incidente, o l’incubo del bambino a metà film). Poi suggerisce, sempre con le immagini, vari parallelismi (uomo - animale; religione - destino). Infine gioca con il pubblico, presentando un triplo finale mistico / new-age che accontenta tutti. Un ottimo e sapiente lavoro di regia, insomma.

Buona anche la recitazione, con uno dei migliori Cage di sempre. Merito della sceneggiatura scritta a più mani: prevedibile, ma mai banale.

Se riuscirete a resistere ai soliti cliché del genere catastrofico - per cui dallo spazio ci comunicano le cose sempre tramite numeri (ma una bella lettera di presentazione no?) e per cui il protagonista della storia chissà perché è sempre un uomo, problematico e molto tormentato (se non volete darci una donna, datecene almeno uno ricco e famoso!) – vi godrete appieno uno dei migliori film catastrofici degli ultimi anni con delle scene di panico che non dimenticherete facilmente. I fan del genere sono avvisati.

Diego Altobelli (08/2009)
estratto da http://www.moviesushi.it/html/recensione-Segnali_dal_futuro_Come_ti_salvo_il_mondo-2893.html

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