venerdì 6 luglio 2012

Arthur e la guerra dei due mondi

Anno: 2011
Regia: Luc Besson
Distribuzione: Moviemax

A Luc Besson si deve l’idea di aver creato un microuniverso parallelo al nostro in cui vivono i Minimei, creature alte al massimo due millimetri che popolano il sottosuolo. Si è giunti al cinema quindi al terzo capitolo di questa trilogia a misura (è il caso di dirlo!) di bambino. E se il primo e il secondo episodio esaltavano la computer grafica, in questo terzo capitolo si tenta il cosiddetto "colpaccio", trasferendo i personaggi fiabeschi nel mondo reale. "Arthur e la guerra dei due mondi" è quindi innanzitutto l’unione di due mondi, appunto. Il live action del cinema e l’immaginario della computer grafica.

Il perfido Maltazard è ormai alto due metri e dieci e si accinge a conquistare la Terra. Solo Arthur, Selenia e Betameche possono fermarlo. Sempre che riescano a fuggire dalle grinfie di Darkos, figlio di Maltazard...

Considerati i numeri, Arthur si è rivelato una vera e propria "fortuna" per Luc Besson e il suo staff. I meriti, in effetti, sono soprattutto nel aver saputo investire (e di conseguenza sfruttare) la computer grafica, rendendo la saga del piccolo Arthur, effettivamente la più completa, affascinante e accattivante creazione europea nel campo dell’animazione. Tanto da poter competere con Pixar e Dreamworks abbastanza alla pari. Manca la complessità narrativa, va bene. Mancano gli spunti davvero originali, va bene anche questo. Però innegabilmente, con la sua ingenuità, e volendo pure una certa vena naif, alla fine Arthur conquista il pubblico di tutte le età. Gli escamotage sono quelli: l’inseguimento in soggettiva, la spada magica, il cattivo incompreso, l’amicizia che lega i tre protagonisti... Ma con lo spirito americano che caratterizza Besson, un pizzico di anni Sessanta (periodo in cui la storia si ambienta) e qualche citazione ben collocata all’interno di discorso vagamente ecologista, il tutto si fa davvero piacevole. Un film divertente.

Diego Altobelli (12/2011)

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