Anno: 2007
Regia: Juan Carlos Fresnadillo
Distribuzione: 20th Century Fox
L’Inghilterra sembra essersi liberata dal virus della Rabbia che ha condotto all’estinzione e poi all’esilio la propria popolazione. Ma proprio quando la vita comincia a riorganizzarsi con l’aiuto delle forze militari statunitensi, il virus viene ancora, involontariamente, sprigionato...
Con ogni probabilità la migliore alternativa ai "film sugli zombie" mai concepita, e sicuramente un film apocalittico di grande impatto visivo. Seguito di “28 giorni dopo”, film diretto da Danny Boyle nel 2002, la nuova pellicola di Juan Carlos Fresnadillo evita di trattare i sottotesti politici del regista londinese per concentrarsi in modo entusiastico sulla trama in sé. Si avvale della “steadycam” per descrivere la sensazione della Rabbia, ma inciampa qua e là nella sceneggiatura, soprattutto quando gli viene richiesto di indagare nelle trame dei protagonisti. Poco male, comunque, anche grazie alle bellissime musiche di John Murphy “28 settimane dopo” risulta essere una pellicola ispirata, e a tratti perfino più avvincente del primo capitolo.
La Londra deserta e apocalittica è ancora evocativa, le forze americane volute a ripristinarne l’ordine sono nuovamente incapaci, lo splatter è a livelli massimi, e la disperazione dei personaggi diviene subito palpabile grazie a un inizio travolgente. “28 settimane dopo” rinvigorisce lo script originale e alimenta il fascino di questa saga: ispirata e tesa.
Diego Altobelli (09/2007)
Regia: Juan Carlos Fresnadillo
Distribuzione: 20th Century Fox
L’Inghilterra sembra essersi liberata dal virus della Rabbia che ha condotto all’estinzione e poi all’esilio la propria popolazione. Ma proprio quando la vita comincia a riorganizzarsi con l’aiuto delle forze militari statunitensi, il virus viene ancora, involontariamente, sprigionato...
Con ogni probabilità la migliore alternativa ai "film sugli zombie" mai concepita, e sicuramente un film apocalittico di grande impatto visivo. Seguito di “28 giorni dopo”, film diretto da Danny Boyle nel 2002, la nuova pellicola di Juan Carlos Fresnadillo evita di trattare i sottotesti politici del regista londinese per concentrarsi in modo entusiastico sulla trama in sé. Si avvale della “steadycam” per descrivere la sensazione della Rabbia, ma inciampa qua e là nella sceneggiatura, soprattutto quando gli viene richiesto di indagare nelle trame dei protagonisti. Poco male, comunque, anche grazie alle bellissime musiche di John Murphy “28 settimane dopo” risulta essere una pellicola ispirata, e a tratti perfino più avvincente del primo capitolo.
La Londra deserta e apocalittica è ancora evocativa, le forze americane volute a ripristinarne l’ordine sono nuovamente incapaci, lo splatter è a livelli massimi, e la disperazione dei personaggi diviene subito palpabile grazie a un inizio travolgente. “28 settimane dopo” rinvigorisce lo script originale e alimenta il fascino di questa saga: ispirata e tesa.
Diego Altobelli (09/2007)
1 commento:
Questo vorrei proprio vederlo, ma mi sa che ormai per il cinema è troppo tardi. Grazie Diego. A presto.
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