Anno: 2009
Regia: Edoardo Winspeare
Sul colle Celio, alla periferia di Roma, e poco lontano dal famoso ospedale militare, sorge Celio Azzurro, una scuola materna che sembra fatta in miniatura e che racchiude diverse, giovanissime, culture. Il film di Edoardo Winspeare, autore di quel "Galantuomini" presentato lo scorso anno sempre a Roma durante il Festival del Film, racconta la passione di un gruppo di maestri che lottano per far sopravvivere non solo l’asilo in cui insegnano, ma soprattutto i valori della famiglia, della pedagogia e della scuola.
Austriaco di origine, Edoardo Winspeare è stato adottato dal Salento italiano. Questa adozione ha portato alla produzione di cortometraggi e documentari sempre di buon livello. In seguito Winspeare si è saputo distinguere anche con le pellicole "Pizzicata" (1996) e "Sangue vivo" (2000). Ma con "Galantuomini", a dire il vero, l’anno scorso il regista non ricevette un buon riscontro di pubblico e critica, e in questo senso il ritorno al Festival nella sezione Alice nella Città con una storia sulla diversità e l’integrazione potrebbe essere letta (a ragione) anche come una rivincita nei confronti di una certa critica.
In "Sotto il Celio Azzurro" Winspeare diventa osservatore silenzioso e nascosto. Agli angoli di una classe, dietro i banchi, tra i cespugli. La cinepresa osserva e indaga stando in punta di piedi mostrando genitori confusi, insegnanti combattivi, bambini vivaci. Malgrado le razze e le etnie diverse. Sì perché Celio Azzurro è stato il primo asilo ad accogliere bambini stranieri in età prescolare tra le proprie mura. All’inizio molto osteggiato, ora cercato e fortemente voluto da tutti: genitori, bambini e insegnanti. La forza sta nel metodo di insegnamento utilizzato, diverso e in qualche modo rivoluzionario. "Sotto" il Celio Azzurro imparano tutti. I bambini nel confrontarsi con realtà nuove e diverse, i genitori nell’integrazione tra culture. Un vero e unico esempio di istruzione davvero nuova.
Immersione potente nella vita vera di educatori che lottano per il sogno di vedere tutti i bambini crescere insieme e diventare adulti in un mondo nuovo, "Sotto il Celio Azzurro" rappresenta un bellissimo esempio di cinema educativo.
Diego Altobelli (10/2009)
estratto da http://filmup.leonardo.it/sottoilcelioazzurro.htm
Regia: Edoardo Winspeare
Sul colle Celio, alla periferia di Roma, e poco lontano dal famoso ospedale militare, sorge Celio Azzurro, una scuola materna che sembra fatta in miniatura e che racchiude diverse, giovanissime, culture. Il film di Edoardo Winspeare, autore di quel "Galantuomini" presentato lo scorso anno sempre a Roma durante il Festival del Film, racconta la passione di un gruppo di maestri che lottano per far sopravvivere non solo l’asilo in cui insegnano, ma soprattutto i valori della famiglia, della pedagogia e della scuola.
Austriaco di origine, Edoardo Winspeare è stato adottato dal Salento italiano. Questa adozione ha portato alla produzione di cortometraggi e documentari sempre di buon livello. In seguito Winspeare si è saputo distinguere anche con le pellicole "Pizzicata" (1996) e "Sangue vivo" (2000). Ma con "Galantuomini", a dire il vero, l’anno scorso il regista non ricevette un buon riscontro di pubblico e critica, e in questo senso il ritorno al Festival nella sezione Alice nella Città con una storia sulla diversità e l’integrazione potrebbe essere letta (a ragione) anche come una rivincita nei confronti di una certa critica.
In "Sotto il Celio Azzurro" Winspeare diventa osservatore silenzioso e nascosto. Agli angoli di una classe, dietro i banchi, tra i cespugli. La cinepresa osserva e indaga stando in punta di piedi mostrando genitori confusi, insegnanti combattivi, bambini vivaci. Malgrado le razze e le etnie diverse. Sì perché Celio Azzurro è stato il primo asilo ad accogliere bambini stranieri in età prescolare tra le proprie mura. All’inizio molto osteggiato, ora cercato e fortemente voluto da tutti: genitori, bambini e insegnanti. La forza sta nel metodo di insegnamento utilizzato, diverso e in qualche modo rivoluzionario. "Sotto" il Celio Azzurro imparano tutti. I bambini nel confrontarsi con realtà nuove e diverse, i genitori nell’integrazione tra culture. Un vero e unico esempio di istruzione davvero nuova.
Immersione potente nella vita vera di educatori che lottano per il sogno di vedere tutti i bambini crescere insieme e diventare adulti in un mondo nuovo, "Sotto il Celio Azzurro" rappresenta un bellissimo esempio di cinema educativo.
Diego Altobelli (10/2009)
estratto da http://filmup.leonardo.it/sottoilcelioazzurro.htm
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