giovedì 11 ottobre 2007

Resident evil - Apocalypse

Anno: 2004
Regia: Alexander Witt
Distribuzione: Columbia Film

Nel 2002 usciva nelle sale cinematografiche "Resident Evil", pellicola tratta da una famosa serie di videogiochi prodotti dalla Capcom, leader giapponese nel campo di software per console. Questo secondo capitolo intende "battere il ferro finché è caldo" ritrovando la bella Milla Jovovich alle prese con zombie e mostri di ogni genere. Ma se ispirarsi a videogiochi per fare film sia l'inizio di una nuova tendenza o una moda passeggera sarà solo il tempo a deciderlo.

Il seguito comincia esattamente dove era terminato il primo film: Alice (Milla Jovovich) si risveglia in un laboratorio abbandonato e scopre che la Umbrella Corporation, una delle più importanti multinazionali nella creazione di armi biologiche, a causa di un esperimento fallito ha letteralmente messo nel caos Raccoon City. Molti abitanti sono divenuti zombie e numerosi mostri si aggirano pericolosamente tra le strade della città. Per tenere nascosto l'incidente alle autorità, la Umbrella è intenzionata a commettere l'atto estremo di lanciare una bomba nucleare sulla sfortunata cittadina... Alice deve quindi trovare il modo di scappare con i pochi sopravvissuti all'epidemia contando solo sull'aiuto di Jill Valentine (Sienna Guillory) e Carlos Olivera (Oded Fehr), due poliziotti ben addestrati.

Alexander Witt, al suo debutto come regista, dirige questa nuova versione cinematografica, seguito del precedente episodio girato da Paul W.S. Anderson nel 2002. In Apocalypse vediamo ancora la bella Milla Jovovich protagonista indiscussa della pellicola, affiancata questa volta da attori e attrici che incarnano alcuni dei personaggi del videogioco a cui la storia si ispira. Il risultato è piacevole e a tratti avvincente: la regia si muove disinvolta tra le apocalittiche ambientazioni di Raccoon City riuscendo a mantenere un ritmo concitato e frenetico dall'inizio alla fine. Witt possiede buone soluzioni stilistiche ma purtroppo deve far conto con una sceneggiatura dal finale scontato che manca di quella giusta atmosfera che invece caratterizzava i videogame. E se le interpretazioni risultano appena sufficienti il giudizio si conclude con la consapevolezza che non c'è nulla che possa attirare davvero l'attenzione dello spettatore occasionale. Ai fan della serie non rimane altro da fare che apprezzare la perfetta riproduzione di mostri e ambientazioni prima di tornare a casa, impugnare il joypad e ricominciare a giocare...

Diego Altobelli (09/2004)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1046

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