Anno: 2007
Regia: Denys Arcand
Distribuzione: Bim
Regia: Denys Arcand
Distribuzione: Bim
Jean-Marc è un impiegato statale che sta attraversando una fase molto difficile della sua vita. La moglie infatti, lo ha appena lasciato abbandonandolo con le figlie. Per Jean-Marc non rimane altra scelta che rifugiarsi nella fantasia...
A quattro anni dalle "Invasioni barbariche" Denys Arcand torna a parlare della sua terra d’origine, mettendo in luce tutte le idiosincrasie, le insicurezze, e le contraddizioni del popolo canadese. "L'età barbarica" del titolo Arcand la rintraccia nella chiusura mentale e nell'incomunicabilità che caratterizzano i nostri tempi. Il protagonista, un uomo qualunque di nome Jean-Marc, inizialmente cerca di fuggire dal "medioevo" che lo circonda, attraverso fantasticherie e visioni al limite del grottesco (belle donne da sodomizzare, tornei tra cavalieri, galere in partenza verso il mare aperto, ecc.); poi, trovando rifugio in un vecchio cottage che apparteneva al padre, l’uomo finisce per accettare il suo tempo e le follie che lo caratterizzano, senza tentare di esorcizzarle con immaginazioni ancor più folli.
La regia di Denys Arcand colpisce ancora. Il suo ritmo pacato, ma pungente e la regia garbata eppure malinconica, attraggono lo spettatore avvolgendolo e strappandogli, di quando in quando, qualche sorriso accondiscendente. Pur non raggiungendo l’intensità del precedente capitolo, “L’età barbarica” coinvolge e sa lasciare nel pubblico una sottile nota malinconica. Una pellicola elegante e intelligente che conferma il talento del regista.
Diego Altobelli (12/2007)
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