sabato 28 maggio 2011

Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare

Anno: 2011
Regia: Rob Marshall
Distribuzione: Walt Disney Pictures

Per questo quarto capitolo de “Pirati dei Caraibi”, la Disney Pictures decide di cambiare il timoniere, nella speranza che ciò possa giovare agli introiti della caravella, sempre in calo di spettatori, tanto da presagirne il definitivo ammainare delle vele. Ma qui siamo al cinema – il cinema di Hollywood e dei grandi numeri – e prima di rinunciare a un trand “forte” come quello dei pirati ci si pensa due volte. E così ecco che Gore Verbinsky (regista dei primi tre capitoli) cede la partita a Rob Marshall (premio Oscar per Chicago e autorevole regista di “Memorie di una Geisha”) e si decide di andare... avanti tutta.

Il pirata Jack Sparrow, in fuga dalle guardie del re, si rende conto che qualcuno in città si spaccia per lui per formare un equipaggio e andare alla ricerca della fonte dell’eterna giovinezza. Scopre così che colui che ha rubato la sua identità altro non è che una lei, e più precisamente Angelica, la figlia del diabolico pirata Barbanera. Jack e Angelica, anche complice un’antica passione, decidono di unire le forze per ritrovare la fonte prima del padre di lei...

Dopo i troppo roboanti ultimi due capitoli, con “Oltre i confini del mare” si torna un pochino ai toni del primo (e più bello) episodio della serie. Una trama più semplice e lineare e un cast meno ricco di prime donne facilita il compito a Rob Marshall che trova lo spazio per confezionare un paio di scene davvero niente male. L’attacco delle sirene, una su tutte, ma ancor più degno di nota è l’incontro tra Jack e Angelica: in penombra, si affrontano a singolar tenzone uno mimando le mosse dell’altra. Non male. E non male neppure la recitazione dei due protagonisti. Johnny Depp sembra con Penelope Cruz aver trovato la sua spalla ideale e deve stare molto attento perché non sono poche le occasioni in cui l’attore, proprio come un pirata si farebbe sedurre da una bella donna, rischia di rimanere senza scena.

Come per il resto della saga permane la sensazione, guardando “Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare”, che si subisca lo spettacolo. Troppi inseguimenti, troppe urla, troppe esplosioni... Che lo spettatore insomma sia solo un visitatore distratto. C'è davvero poco tempo per pensare a ciò che si sta vedendo. Colpa della Disney. Qualcuno potrebbe chiamarla “maledizione”.

Diego Altobelli (05/2011)

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