martedì 24 luglio 2007

Diventeranno famosi

Anno: 2003
Regia: Todd Graff
Distribuzione: Eagle Pictures

Per la sua prima regia Todd Graff, già sceneggiatore, attore e regista di musical teatrali e pellicole come The Abyss e Strange Days, sceglie il genere della commedia giovanile. Il regista si serve di attori giovanissimi e sconosciuti, per mettere in atto una storia di amori e passioni consumati all'interno di un campo estivo per giovani aspiranti artisti di teatro. Tra una recita e una rappresentazione (tutte tratte da commedie e musical famosi come The Company, Dreamgirl, o Promises Promises), la trama procede alternando dialoghi melensi e ingenui, a coreografie e musiche che hanno il solo scopo di colmare la mancanza di idee suggerite dalla sceneggiatura. E' quindi così che Diventeranno Famosi diventa un palese omaggio al musical di Broodway e, in particolar modo, alle opere di Steven Sondheim, uno dei più importanti autori di musical della storia, una specie di leggenda del teatro newyorkese, che si ritaglia una piccola parte nel film. Se la trama risulta in buona parte "non pervenuta", presa com'è dall'autocompiacimento e dall'omaggiare il musical di Broodway in tutti i suoi più controversi aspetti (dalla rivalità tra compagne di stanza, alle storie sentimentali tra gay e bisex, fino all'utopico tentativo di raggiungere un sogno...), le musiche sono, ovviamente, splendide e ben interpretate dal giovane cast che può vantare un talento musicale davvero non indifferente. Vi stupirete a sentire le voci degli attori, a volte capaci di non sfigurare davanti a professionisti già navigati. Purtroppo nel talento canoro del cast si identifica l'unico punto di forza del film. Una pellicola che non convince sotto nessun'altro aspetto. La trama, come si diceva prima, è assente e poco credibile (in un paio di mesi i ragazzi del film rappresentano qualcosa come 10 musical originali ed uno creato sul momento...); gli attori sono bravi nel canto ma carenti nella recitazione, e quindi le parti appaiono un poco sterili; infine la regia è appena sufficiente con alcune scene non giustamente approfondite. Confuso. Speriamo che il prossimo film di Graff, sui Beatles, con Jude Law, sia un po' più determinato di questo...

Diego Altobelli (05/2005)

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