mercoledì 25 luglio 2007

Sin City

Anno: 2005
Regia: Frank Miller, Robert Rodriguez, guest star Quentin Tarantino
Distribuzione: Buena Vista International

Tratto dall'omonima serie a fumetti ideata da Frank Miller (e edita in Italia da Magic Press), Sin City irrompe sul grande schermo con una forza visiva che non ha eguali nella storia del Cinema.

Tre episodi collegati da uno stesso luogo, Sin City: nel primo Marv è un buttafuori dal passato travagliato che si ritrova accusato ingiustamente di aver ucciso Goldie, bellissima prostituta trovata esanime nel suo letto; nel secondo Dwight è un investigatore privato invischiato in una disputa tra la mafia locale e le “signore della notte”; nel terzo John Hartigan è un vecchio poliziotto a un solo giorno dalla pensione che viene perseguitato da un pedofilo omicida.

La collaborazione tra Rodriguez e Miller ha lasciato il segno. Sin City è la forma più vicina a un fumetto che si possa vedere al cinema. Ma se il fumetto ne fa le fondamenta, il film si erge su pilastri che hanno nel Cinema le loro vere origini. La fotografia si serve di un netto chiaroscuro libero da ogni condizionamento stilistico legato a luci o inquadrature, con un risultato simile a quanto accadeva nell’Impressionismo tedesco degli anni Venti. La regia, inoltre, sa giocare sapientemente sul dualismo esistente tra il genere noir e il pulp, regalando al pubblico vere intuizioni stilistiche: ombre che colpiscono silenziose, inquadrature perpendicolari e montaggi che hanno spesso del visionario sono solo alcune delle cose che si possono vedere a Sin City. Spettacolare.

Il cast è granitico, con attori come Micky Rourke e Bruce Willis in parti che sembrano caratterizzare la loro stessa lunga carriera, e attrici come Jessica Alba e Rosario Dawson, incantevoli e spietate al punto tale da essere capaci di dare un senso alla vita di ogni uomo. Il resto del cast non è da meno con "diamanti" come Elijah Wood e Rutger Hauer, brillanti, nelle notti senza luna di Sin City. Epici.

E, se ancora non bastasse, si può aggiungere che, al di là di ogni possibile analisi tecnica e stilistica sul film, Sin City è la prova di come, per trovare i sentimenti più puri di un uomo, bisogna scavare nelle viscere di un Inferno fatto di bianchi e di neri.

Diego Altobelli (09/2005)

Nessun commento: