Anno: 2008
Regia: Lisa Azuleos
Festival Internazionale del Film di Roma 2008 - Alice nella città
Oltre venti anni dopo "Il tempo delle mele" Sophie Marceau torna a parlare di adolescenti e crisi sentimentali. Oggi nel ruolo di una madre che ha a che fare con i turbamenti emotivi della figlia Lol, ragazzina ai primi anni di liceo e alle prime esperienze sentimentali.
Il film di Lisa Azuleos fa centro: sia dal punto di vista della narrazione, nel descrivere le inquietudini dei protagonisti; sia visivamente, ricorrendo a idee interessanti e al "passo con i tempi" - come ad esempio le sovrapposizioni di varie applicazioni PC come Messanger, strumenti che i protagonisti utilizzano spesso.
Inoltre la sceneggiatura, serrata e credibile, diverte ed è di facile immedesimazione, mancando di quella presunzione che invece caratterizza altri film dello stesso genere. Difatti, qui la regista francese non vuole "scioccare" lo spettatore con tematiche gravi e seriose, ma più semplicemente raccontare il mondo di oggi, giovanile e non, in modo onesto e senza ricorrere a sensazionalismi.
La "Lol" del titolo (da una sibillina contrazione del termine "lolita"), una giovanissima Jocelyn Quivrin che tiene testa ad una magnifica Sophie Marceau, è una ragazza che vive le proprie emozioni con semplicità e romanticismo, senza lasciarsi andare a colpi di testa, ma comprendendo pienamente le regole del gioco chiamato Amore. Proprio questa consapevolezza, che condivide sia con i personaggi del film che con il pubblico, è il vero motore del film.
I tempi sono cambiati, sembra suggerire la regista, e mentre nel citato "Il tempo delle mele" la distinzione tra adulti e adolescenti era netta, oggi questa divisione si è fatta più sfumata e meno evidente. Ecco quindi svelato il mistero dietro i turbamenti dei giovani d'oggi, e a ben vedere non era poi nemmeno un gran mistero.
Diego Altobelli (10/2008)
estratto da http://filmup.leonardo.it/lol.htm
Regia: Lisa Azuleos
Festival Internazionale del Film di Roma 2008 - Alice nella città
Oltre venti anni dopo "Il tempo delle mele" Sophie Marceau torna a parlare di adolescenti e crisi sentimentali. Oggi nel ruolo di una madre che ha a che fare con i turbamenti emotivi della figlia Lol, ragazzina ai primi anni di liceo e alle prime esperienze sentimentali.
Il film di Lisa Azuleos fa centro: sia dal punto di vista della narrazione, nel descrivere le inquietudini dei protagonisti; sia visivamente, ricorrendo a idee interessanti e al "passo con i tempi" - come ad esempio le sovrapposizioni di varie applicazioni PC come Messanger, strumenti che i protagonisti utilizzano spesso.
Inoltre la sceneggiatura, serrata e credibile, diverte ed è di facile immedesimazione, mancando di quella presunzione che invece caratterizza altri film dello stesso genere. Difatti, qui la regista francese non vuole "scioccare" lo spettatore con tematiche gravi e seriose, ma più semplicemente raccontare il mondo di oggi, giovanile e non, in modo onesto e senza ricorrere a sensazionalismi.
La "Lol" del titolo (da una sibillina contrazione del termine "lolita"), una giovanissima Jocelyn Quivrin che tiene testa ad una magnifica Sophie Marceau, è una ragazza che vive le proprie emozioni con semplicità e romanticismo, senza lasciarsi andare a colpi di testa, ma comprendendo pienamente le regole del gioco chiamato Amore. Proprio questa consapevolezza, che condivide sia con i personaggi del film che con il pubblico, è il vero motore del film.
I tempi sono cambiati, sembra suggerire la regista, e mentre nel citato "Il tempo delle mele" la distinzione tra adulti e adolescenti era netta, oggi questa divisione si è fatta più sfumata e meno evidente. Ecco quindi svelato il mistero dietro i turbamenti dei giovani d'oggi, e a ben vedere non era poi nemmeno un gran mistero.
Diego Altobelli (10/2008)
estratto da http://filmup.leonardo.it/lol.htm
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