Regia: D.J.Caruso
Distribzione: UIP
Da "La finestra sul cortile" a "Disturbia" senza fare tappe intermedie e arrivando, rapidi, ad un altro teen-thriller di resa piuttosto scarsa.
L'appena diciassettenne Kale è rimasto traumatizzato dall'improvvisa morte del padre, picchia un professore, e viene messo agli arresti domiciliari per tre mesi. Dopo vari tentativi futili di ammazzare la noia (videogiochi, televisione spazzatura, "modellismo"), altro non può fare che appostarsi alle finestre di casa sua e spiare il vicinato. Se inizialmente le sue attenzioni ricadono sulla nuova, e naturalmente bellissima, vicina di casa, ben presto si accorge che anche il signor Turner è ugualmente interessante... pur se per altri motivi: possibile che sia proprio lui il serial killer di cui parlano alla TV?
A dire il vero di rifacimenti del film di Hitchcock ce ne sarebbero tanti, "Omicidio a luci rosse" di Brian De Palma o il remake interpretato dal grande Cristopher Reeves solo per citarne un paio, quindi viene da pensare che l'unica ragione per cui è stato realizzato un film del genere è quello di lanciare il giovane, e molto bravo, Shia LeBeouf, lo stesso del prossimo Transformers che infatti uscirà in Italia più o meno parallelamente a questo "Disturbia". Per il resto davvero "poca roba" e il piatto langue sia di idee (quelle buone le aveva già messe tutte Hitchcock) che di motivazioni o elementi davvero distintivi dal plot originale (non bastano il collare al piede anti-fuga in stile "2013-La Fortezza" e un paio di scene gore).
Carrie-Anne Moss (la stessa di "Matrix") e David Morse (lo avete già visto un centinaio di volte in pellicole come "L'esercito delle 12 scimmie" e "Il miglio verde") assicurano a "Disturbia" quel minimo di serietà che serve per non farlo naufragare totalmente.Rispettivamente nei panni della madre di Kale e del vicino Turner i due fanno poco, ma lo fanno bene: scialuppe.
Alla regia D.J. Caruso, lo ricordiamo per aver diretto alcuni episodi di serie come "The Shield" e "Smallville", si assicura che il suo film fili liscio e non si preoccupa di molto altro. La scuola c'è, il talento anche (introdurre l'espediente narrativo della telecamera è stata una buona idea), e speriamo in un suo prossimo, più personale, progetto."Disturbia" è un teen-trhiller come ce ne sono tanti, la sua somiglianza al capolavoro del maestro Hitchcock però lo fa distinguere un po' di più dalla massa: il nostro augurio è che i più giovani non si accontentino di una mera copia...
Da "La finestra sul cortile" a "Disturbia" senza fare tappe intermedie e arrivando, rapidi, ad un altro teen-thriller di resa piuttosto scarsa.
L'appena diciassettenne Kale è rimasto traumatizzato dall'improvvisa morte del padre, picchia un professore, e viene messo agli arresti domiciliari per tre mesi. Dopo vari tentativi futili di ammazzare la noia (videogiochi, televisione spazzatura, "modellismo"), altro non può fare che appostarsi alle finestre di casa sua e spiare il vicinato. Se inizialmente le sue attenzioni ricadono sulla nuova, e naturalmente bellissima, vicina di casa, ben presto si accorge che anche il signor Turner è ugualmente interessante... pur se per altri motivi: possibile che sia proprio lui il serial killer di cui parlano alla TV?
A dire il vero di rifacimenti del film di Hitchcock ce ne sarebbero tanti, "Omicidio a luci rosse" di Brian De Palma o il remake interpretato dal grande Cristopher Reeves solo per citarne un paio, quindi viene da pensare che l'unica ragione per cui è stato realizzato un film del genere è quello di lanciare il giovane, e molto bravo, Shia LeBeouf, lo stesso del prossimo Transformers che infatti uscirà in Italia più o meno parallelamente a questo "Disturbia". Per il resto davvero "poca roba" e il piatto langue sia di idee (quelle buone le aveva già messe tutte Hitchcock) che di motivazioni o elementi davvero distintivi dal plot originale (non bastano il collare al piede anti-fuga in stile "2013-La Fortezza" e un paio di scene gore).
Carrie-Anne Moss (la stessa di "Matrix") e David Morse (lo avete già visto un centinaio di volte in pellicole come "L'esercito delle 12 scimmie" e "Il miglio verde") assicurano a "Disturbia" quel minimo di serietà che serve per non farlo naufragare totalmente.Rispettivamente nei panni della madre di Kale e del vicino Turner i due fanno poco, ma lo fanno bene: scialuppe.
Alla regia D.J. Caruso, lo ricordiamo per aver diretto alcuni episodi di serie come "The Shield" e "Smallville", si assicura che il suo film fili liscio e non si preoccupa di molto altro. La scuola c'è, il talento anche (introdurre l'espediente narrativo della telecamera è stata una buona idea), e speriamo in un suo prossimo, più personale, progetto."Disturbia" è un teen-trhiller come ce ne sono tanti, la sua somiglianza al capolavoro del maestro Hitchcock però lo fa distinguere un po' di più dalla massa: il nostro augurio è che i più giovani non si accontentino di una mera copia...
Diego Altobelli (06/2007)
estratto da http://filmup.leonardo.it/disturbia.htm
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