giovedì 2 agosto 2007

The final cut

Anno: 2004
Regia: Omar Naim
Distribuzione: Eagle Pictures

Con The Final Cut Robin Williams torna al thriller dopo aver interpretato Insomia e One Hour Photo, seguendo quindi una tendenza che da qualche anno a questa parte ha coinvolto la sua carriera. C'è un legame particolare che unisce i tre titoli citati: risiede nella recitazione dello stesso Williams, insondabile e capace di cambiamenti emotivi spesso inaspettati. Come i personaggi degli altri film, in The Final Cut il pluri premiato Robin Wiilliams interpreta allo stesso modo anche Alan Hackman, un montatore di vite umane.

Alla morte di una persona, la famiglia di questa può contattare Alan per fargli realizzare un filmino commemorativo sulla vita del defunto, servendosi dei suoi ricordi. Quando Alan accetta di realizzare il filmato di un ricco signore, scopre che nei ricordi del morto c'è qualcosa, un particolare, che interessa la sua vita...

Il tema delle memorie visive risulta sempre affascinante: da Strange Days a Se mi lasci ti cancello, la possibilità di poter interagire con i ricordi propri e di altri intriga il pubblico. Anche in questo caso la trama è molto coinvolgente: un alone "noir" di mistero e scoperta avvolge tutta la pellicola che, grazie alle buone interpretazioni dei due protagonisti, Mira Sorvino e lo stesso Williams, risulta davvero piacevole.Purtroppo però la stessa trama soffre di una certa incompiutezza di fondo. Pur risolvendosi, e facendo tornare ogni elemento narrativo al giusto posto, si ha la sensazione che la vicenda narrata non sviluppi sufficientemente alcuni particolari narrativi. Forse la pellicola avrebbe giovato di un più ampio respiro, un maggiore approfondimento drammatico.

Malgrado questo il film, che è ben girato dal debuttante Omar Naim, trascina il pubblico fino alla sua imprevedibile conclusione. A tal proposito, dal punto di vista "registico", degna di nota è la scena in cui la chiesa dove si celebra il funerale del ricco magnate, viene trasformata letteralmente in un cine-club. Visionario.The Final Cut è quindi un film intrigante, un suggestivo tentativo di indagare negli sfuggevoli meandri della memoria.

Diego Altobelli (05/2005)
estratto da http://filmup.leonardo.it/sc_thefinalcut.htm

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