Regia: Ben Younger
Distribuzione: Eagle Pictures
Seguito ideale di "Boiler Room" con Vin Diesel e Giovanni Ribisi, "Prime" è una commedia romantica tra le più disincantate e acute viste negli ultimi anni.
Sullo sfondo di una Manhattan metropolitana si incrociano le vite di David, ragazzo ebreo di ventitre anni, con l'hobby della pittura e indeciso sulla sua vita, ma con la voglia di emergerete nel mondo della maturità; e di Rafi, una trentasettenne "sopravvissuta" a un divorzio, in analisi dalla psicanalista e col bisogno di lasciarsi tutto alle spalle. Rapidamente quanto inaspettatamente tra i due "scoppia la scintilla" e decidono di iniziare insieme una relazione nonostante i 14 anni di differenza. Quando Rafi scoprirà che la sua analista è la madre di David, comincerà a vedere il rapporto col ragazzo sotto altri punti di vista…
Film non banale e diretto con mano sicura da Ben Younger che per questa pellicola ha potuto contare sull'appoggio di due tra le donne più incisive di Hollywood: la maestosa Meryl Streep e la smaliziata Uma Thurman. Malgrado un ritmo narrativo non sempre costante, dovuto alla doppia natura dolce-amara della pellicola, il film, che ha impiegato otto anni per essere scritto, risulta del tutto godibile, intrigante e tenero.I due protagonisti della storia sono, in verità, due personaggi molto diversi l'uno dall'altra:lui giovane ebreo in procinto di intraprendere il suo percorso di crescita; lei cattolica non praticante che, alla soglia dei quaranta, inizia a tirare un bilancio della propria vita. Ma la differenza di religione e d'età sono solo due dei tanti aspetti presi in esame dal film che, come una radiografia, scava più a fondo nel rapporto tra due persone, finendo per descrivere una storia d'amore di facile immedesimazione per chiunque.
La complicità posseduta dagli attori protagonisti lascia a tratti sconcertati, soprattutto quando la scena è lasciata nelle mani della Streep, la cui interpretazione è un vero e proprio spettacolo: vale da sola il film. I suoi duetti con la Thurman inoltre, oltre che risultare spassosi assumono i toni del "passaggio di consegne": una sorta di esame di maturità per la Thurman che dimostra di essere davvero un'attrice completa. Nella parte di David invece, vediamo Bryan Greenberg, attore proveniente dalla televisione e dal teatro: in piena crescita.
"Prime" nasconde, dietro alla facciata di commedia sentimentale, una più amara verità sul sentimento d'Amore: rivelazione "tutta da scoprire" in un finale affatto scontato e colmo d'intensità, che ricorda molto da vicino "Io e Annie" di Woody Allen. E in effetti, in ultima analisi, il film di ben Younger, pare avere molte cose in comune con il film premio Oscar di Allen del 1978, a cominciare dall'ambientazione, fino ad arrivare alla natura più intima della pellicola. Rivelazione.
Sullo sfondo di una Manhattan metropolitana si incrociano le vite di David, ragazzo ebreo di ventitre anni, con l'hobby della pittura e indeciso sulla sua vita, ma con la voglia di emergerete nel mondo della maturità; e di Rafi, una trentasettenne "sopravvissuta" a un divorzio, in analisi dalla psicanalista e col bisogno di lasciarsi tutto alle spalle. Rapidamente quanto inaspettatamente tra i due "scoppia la scintilla" e decidono di iniziare insieme una relazione nonostante i 14 anni di differenza. Quando Rafi scoprirà che la sua analista è la madre di David, comincerà a vedere il rapporto col ragazzo sotto altri punti di vista…
Film non banale e diretto con mano sicura da Ben Younger che per questa pellicola ha potuto contare sull'appoggio di due tra le donne più incisive di Hollywood: la maestosa Meryl Streep e la smaliziata Uma Thurman. Malgrado un ritmo narrativo non sempre costante, dovuto alla doppia natura dolce-amara della pellicola, il film, che ha impiegato otto anni per essere scritto, risulta del tutto godibile, intrigante e tenero.I due protagonisti della storia sono, in verità, due personaggi molto diversi l'uno dall'altra:lui giovane ebreo in procinto di intraprendere il suo percorso di crescita; lei cattolica non praticante che, alla soglia dei quaranta, inizia a tirare un bilancio della propria vita. Ma la differenza di religione e d'età sono solo due dei tanti aspetti presi in esame dal film che, come una radiografia, scava più a fondo nel rapporto tra due persone, finendo per descrivere una storia d'amore di facile immedesimazione per chiunque.
La complicità posseduta dagli attori protagonisti lascia a tratti sconcertati, soprattutto quando la scena è lasciata nelle mani della Streep, la cui interpretazione è un vero e proprio spettacolo: vale da sola il film. I suoi duetti con la Thurman inoltre, oltre che risultare spassosi assumono i toni del "passaggio di consegne": una sorta di esame di maturità per la Thurman che dimostra di essere davvero un'attrice completa. Nella parte di David invece, vediamo Bryan Greenberg, attore proveniente dalla televisione e dal teatro: in piena crescita.
"Prime" nasconde, dietro alla facciata di commedia sentimentale, una più amara verità sul sentimento d'Amore: rivelazione "tutta da scoprire" in un finale affatto scontato e colmo d'intensità, che ricorda molto da vicino "Io e Annie" di Woody Allen. E in effetti, in ultima analisi, il film di ben Younger, pare avere molte cose in comune con il film premio Oscar di Allen del 1978, a cominciare dall'ambientazione, fino ad arrivare alla natura più intima della pellicola. Rivelazione.
Diego Altobelli (02/2005)
estratto da http://filmup.leonardo.it/prime.htm
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