Regia: Massy Tadjedin
Distribuzione: Medusa
Joanna e Michael sono una giovane coppia che, tra alti e bassi, vivono serenamente il loro matrimonio. Una notte però, durante una festa, tra i due si instilla il dubbio dell'infedeltà coniugale. Il giorno dopo Michael deve partire per lavoro e Joanna rimane a casa a scrivere al suo romanzo. Qualcuno cantava: "la lontananza è come il vento...".
La regista esordiente Massy Tadjedin proviene dalla cosidetta "scrittura creativa", o meglio dalla vera e propria sceneggiatura, e si vede. Evidentemente gli anni passati a scrivere con autori del calibro di Spielberg e Hopper si fanno sentire: in un film fatto di dialoghi, questi non sono mai noiosi o scontati, con delle punte di umorismo cinico che si fanno apprezzare strappando via qualche sorriso a denti stretti nel panorama noiosetto dello script.
Infatti il problema è proprio nel resto della scrittura. La trama è esile e piuttosto "inutile" (se mi concedete il termine): i personaggi si muovono nel dubbio se tradirsi o meno. Lui (un bravo Sam Whortington) con una avvenente collega (la "donna" Eva Mendez); lei (la "ragazza" Keira Knightley) con un suo vecchio amore (l'eterna promessa Guillaume Canet). Il film va avanti tra "i vorrei ma non posso" e i "ma anche no": in buona sostanza una noia. Il punto è che nell'annosa questione del tradimento dibattuto ampiamente nella storia del cinema da decine e decine di film, questo "Last Nigt" non aggiunge davvero nulla. Si lascia vedere, con una prima parte più interessante, anche grazie al buon cast, ma poi si perde in "fiume di parole" e "ultimi baci". L'avrete capito, ha di buono che fa venire in mente un sacco di canzoni, ma qui stiamo parlando di Cinema.
Infatti il problema è proprio nel resto della scrittura. La trama è esile e piuttosto "inutile" (se mi concedete il termine): i personaggi si muovono nel dubbio se tradirsi o meno. Lui (un bravo Sam Whortington) con una avvenente collega (la "donna" Eva Mendez); lei (la "ragazza" Keira Knightley) con un suo vecchio amore (l'eterna promessa Guillaume Canet). Il film va avanti tra "i vorrei ma non posso" e i "ma anche no": in buona sostanza una noia. Il punto è che nell'annosa questione del tradimento dibattuto ampiamente nella storia del cinema da decine e decine di film, questo "Last Nigt" non aggiunge davvero nulla. Si lascia vedere, con una prima parte più interessante, anche grazie al buon cast, ma poi si perde in "fiume di parole" e "ultimi baci". L'avrete capito, ha di buono che fa venire in mente un sacco di canzoni, ma qui stiamo parlando di Cinema.
Diego Altobelli (10/2010)
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