giovedì 28 ottobre 2010

Winx Club 3D - Magica avventura

Anno: 2010
Regia: Iginio Straffi
Distribuzione: Rainbow

Nel mondo di Domino la superficialità regna sovrana e tra chiacchiere e shoppping, un nuovo anno sta per iniziare alla Scuola di Magia Alfea. Il gruppo delle Winx, senza la loro leader Bloom impegnata in una nuova vita da principessa, si vedono costrette ad affrontare le Trix: trio di streghe formato da Icy, Darcy e Stormy. Pur riuscendo ad arginare la scaramuccia, le Winx non sanno che il vero scopo delle Trix è prosciugare l’albero della vita e risvegliare le Streghe Ancestrali. Il mondo di Domino è quindi di nuovo in pericolo…

La nuova opera ispirata ai personaggi creati da Iginio Straffi colpisce per un paio di elementi. Il primo è quello di essere una vera e propria orgia di colori accesi e musiche più o meno azzeccate (considerando il pubblico cui sono indirizzate) inserite nel contesto narrativo. Il secondo è quello di sviluppare una trama che, seppur non spiccando di originalità, colpisce per quantità di elementi messi in campo, oltretutto a loro volta inseriti in una vera e propria “continuity” delle Winx. Il film infatti richiama le gesta compiute dalle protagoniste nelle varie serie e film d’animazione, persino ricorrendo a flashback, facendo felici le fan delle fatine.

Certamente rimangono intatti tutti quegli elementi che hanno caratterizzato la serie animata. Sia positivi, come un dignitoso universo fantasy in cui scorrazzare a suon di incantesimi e colpi speciali; sia negativi, che vanno a inserirsi più che altro in un discorso se volgiamo sociologico, con una certa banalità nei caratteri e una superficialità diffusa nel regno di Domino a tratti effettivamente irritante. Le protagoniste parlano al telefono cellulare, hanno fidanzati privi di carattere, non si curano molto dei loro genitori, fanno le “adulte”… insomma le Winx fanno ancora tutte quelle cose che un tempo facevano inorridire i critici (me compreso!), con commenti tipo: “Dove andremo a finire, che gioventù senza valori…” ecc. ecc. Sarà che in televisione ormai c’è molto di peggio. Sarà che, se esiste un problema di valori, questo comunque non può e non deve essere identificato in un cartone animato. Sarà pure che i tempi cambiano e tutti si abituano a tutto. Ciò che resta, a voler stringere, è una trama intrigata e farcita di colpi di scena, e una realizzazione tecnica complessiva accettabile (più che in passato), 3D compreso.

Sì, è questa la novità, il film è realizzato interamente in 3D. Non siamo ancora competitivi, neppure in questo settore, ma a volte basta crederci per poter vedere la magia. E per il cinema italiano è lo stesso.

Diego Altobelli (10/2010)

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