Anno: 2007
Regia: Eli Roth
Produzione: Sony Pictures
Hostel 2 inizia dove si era concluso il primo capitolo. Stavolta tre ragazze americane si mettono in viaggio verso le fascinose terre dell’Europa dell’Est. Esse diverranno presto le ignare vittime di un’organizzazione segreta, atta alla vendita di corpi umani...
Grazie a un maggior impegno e, probabilmente, a un budget più alto, Eli Roth, nuovamente alla guida della pellicola, riesce a tratteggiare un film dalla forte impronta politica. Il regista ritorna volutamente agli anni Settanta, periodo al quale si ispira con ripetuti omaggi (la comparsa di Edwige Fenech e Luc Merenda sono solo la punta dell’iceberg) per criticare aspramente il sistema americano, fatto di consumismo sfrenato. Quella di Eli Roth, senza mezzi termini, è una vera e propria critica politica: una pellicola che, come avveniva proprio in molti film degli anni Settanta, dietro la facciata di una trama scarna, cela dunque una denuncia sociale.
Hostel 2 decolla lentamente con connotazioni da thriller, prendendosi tutto il tempo necessario per indagare sui risvolti del primo capitolo e introdurre, senza lasciare nulla al caso, tutti gli elementi del secondo. Un horror vero e proprio, pieno di momenti splatter, nel quale, pare suggerci l’autore, l’unico modo per salvarsi dalla “società” è accettarne le regole.
Diego Altobelli (06/2007)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1710
Regia: Eli Roth
Produzione: Sony Pictures
Hostel 2 inizia dove si era concluso il primo capitolo. Stavolta tre ragazze americane si mettono in viaggio verso le fascinose terre dell’Europa dell’Est. Esse diverranno presto le ignare vittime di un’organizzazione segreta, atta alla vendita di corpi umani...
Grazie a un maggior impegno e, probabilmente, a un budget più alto, Eli Roth, nuovamente alla guida della pellicola, riesce a tratteggiare un film dalla forte impronta politica. Il regista ritorna volutamente agli anni Settanta, periodo al quale si ispira con ripetuti omaggi (la comparsa di Edwige Fenech e Luc Merenda sono solo la punta dell’iceberg) per criticare aspramente il sistema americano, fatto di consumismo sfrenato. Quella di Eli Roth, senza mezzi termini, è una vera e propria critica politica: una pellicola che, come avveniva proprio in molti film degli anni Settanta, dietro la facciata di una trama scarna, cela dunque una denuncia sociale.
Hostel 2 decolla lentamente con connotazioni da thriller, prendendosi tutto il tempo necessario per indagare sui risvolti del primo capitolo e introdurre, senza lasciare nulla al caso, tutti gli elementi del secondo. Un horror vero e proprio, pieno di momenti splatter, nel quale, pare suggerci l’autore, l’unico modo per salvarsi dalla “società” è accettarne le regole.
Diego Altobelli (06/2007)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1710
Nessun commento:
Posta un commento