venerdì 22 giugno 2007

Kiss kiss Bang bang

Anno: 2005
Regia: Shane Black
Distribuito da: Warner Bros. Picture Italia

Durante la fuga da dei poliziotti che lo hanno beccato rapinare un negozio di giocattoli durante la notte, Harry Lockhart si intrufola di soppiatto a un provino per attori emergenti. A sorpresa viene ritenuto idoneo per la parte e, nel giro di un paio di giorni, catapultato nel magico mondo della Los Angeles - vip. Tra feste private e discoteche esclusive a Harry viene affiancato "Gay Perry", un affascinante investigatore privato gay, che ha il compito di insegnargli il mestiere per prepararlo a entrare meglio nella parte per il suo prossimo provino. Ma i problemi non tardano ad arrivare, soprattutto quando Harry incontra una sua vecchia amica, Harmony, che finisce per coinvolgerlo in un ambiguo caso di suicidio. A Harry non serve altro che convincere Perry ad aiutarlo nell'indagine...

E' un mezzo esordio alla regia quello di Shane Black, che debutta ufficialmente con questo "Kiss Kiss Bang Bang" ma che può contare su un curriculum che lo ha visto scrittore della sceneggiatura di "Arma letale" e collaboratore alla regia per il suo sequel del 1989. La sua regia è un tributo a diversi generi e a diversi film: da "Pulp fiction" a "L'ultimo dei boyscout", di cui ha scritto soggetto e sceneggiatura, la pellicola si muove frenetica seguendo una trama sì avvincente, ma che risulta, a lungo procedere, un po' sconclusionata. Pur possedendo un buon ritmo infatti, con attori in parte e pure affiatati, così come avveniva nei vari "Arma letale" e "L'ultimo dei boyscout", il film pare a volte perdere il giusto filo narrativo, presentando scene e situazioni che trascendono l'elemento paradossale, pure desiderato dal regista, risultando inconseguenti.
Comunque "Kiss Kiss Bang Bang" diverte, pur non appassionando, con i suoi continui richiami alla letteratura noir e al genere pulp: complici anche due bravi attori che si divertono a vestire i panni di due improbabili detective romantici e a rilanciare un genere davvero inflazionato.
Un film disimpegnato dunque, per un debutto alla regia forse non del tutto convincente.

Diego Altobelli (12/2005)
estratto da www.tempimoderni.com

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