Regia: Carlo e Enrico Vanzina
Distribuzione: Medusa Film
E come ogni Natale, ora anche ogni estate abbiamo la nostra buona dose di cine - panettone, abilmente ridefinito “cocomero” per stare al passo con la stagione più che coi tempi. Si cambia registro, in qualche modo, e al posto della formula episodica, si torna a quella della storia a intreccio che già ha fatto la fortuna dei fratelli Vanzina da Vacanze di Natale (1983) a oggi.
Nella cornice dell’isola di Antigua, provincia dei Caraibi, si alternano le vicende di un gruppo di italiani. Giacomo e Roby sono due amici di vecchia data che hanno l’opportunità di cambiare la loro vita... Vincenzo e Anna sono due amanti che decidono di passare una settimana di vacanza insieme: peccato che ad attenderli sull’isola ci siano i parenti di lui... Max scopre che la sua ex ragazza se la fa con il suo migliore amico, decide così di pagare una bella del luogo per farla ingelosire... Alberto è un romano che vive di espedienti sull’isola di Antigua, troverà il modo di riscattarsi... Infine Angelo è l’autista di Remo, “grosso” imprenditore romano. Dopo tante umiliazioni, Angelo decide di vendicarsi del suo datore di lavoro...
Quest’anno il cast è meno ricco, ma più succoso del precedente. Confermati Gigi Proietti, Enrico Brignano, Biagio Izzo e Alena Seredova; new entry di Martina Stella e Paolo Ruffini che spiccano sui comunque apprezzabili Enrico Bertolino e Carlo Buccirosso. L’esito della pellicola è decisamente migliore del precedente capitolo. Pur mantenendo la leggerezza che da anni contraddistingue la serie dei Vanzina, quest’anno si mostrano delle idee migliori e il cast risulta in qualche modo più... “concentrato sull’obiettivo”. Recitazione efficace, quindi, anche grazie ai duetti originali come Mattioli - Brignano e Bertolino - Buccirosso, che sono capaci di distrarre dalle solite sbavature lasciate dalla regia. Buona anche la sceneggiatura, malgrado ci si aspettasse qualcosa di più dall’episodio di Proietti dopo la esilarante sequenza regalataci lo scorso anno dell’attore dislessico; e quindi un film nel complesso disteso e apprezzabile. Tanto da poter quasi dire che ci troviamo davanti i Vanzina al loro meglio. Abbiamo detto, quasi.
Le perplessità rimangono, in un genere che ogni anno ricorda a se stesso di aver detto tutto. E che malgrado questo, ogni anno prova a rinnovarsi. Ma forse mancano volti davvero nuovi; forse viene meno la vera tecnica, la bravura, la capacità esclusiva dei veri commedianti di catalizzare l’attenzione con movenze, gestualità, modi di parlare... Gigi Proietti, in questo senso fa da capocomico in un panorama che comunque rimane televisivo. Un’estate ai Caraibi è migliore del precedente Un’estate al mare. Rispetto a quello risulta più compiuto, più ragionato, più divertito in senso strettamente cinematografico. Questo gli vale la sufficienza piena, e forse anche i Caraibi, rispetto al mare di Ostia (Roma), capaci come sono di far dimenticare la crisi economica, contribuiscono a salvare i Vanzina dal naufragio annunciato.
Diego Altobelli (07/2009)
Nella cornice dell’isola di Antigua, provincia dei Caraibi, si alternano le vicende di un gruppo di italiani. Giacomo e Roby sono due amici di vecchia data che hanno l’opportunità di cambiare la loro vita... Vincenzo e Anna sono due amanti che decidono di passare una settimana di vacanza insieme: peccato che ad attenderli sull’isola ci siano i parenti di lui... Max scopre che la sua ex ragazza se la fa con il suo migliore amico, decide così di pagare una bella del luogo per farla ingelosire... Alberto è un romano che vive di espedienti sull’isola di Antigua, troverà il modo di riscattarsi... Infine Angelo è l’autista di Remo, “grosso” imprenditore romano. Dopo tante umiliazioni, Angelo decide di vendicarsi del suo datore di lavoro...
Quest’anno il cast è meno ricco, ma più succoso del precedente. Confermati Gigi Proietti, Enrico Brignano, Biagio Izzo e Alena Seredova; new entry di Martina Stella e Paolo Ruffini che spiccano sui comunque apprezzabili Enrico Bertolino e Carlo Buccirosso. L’esito della pellicola è decisamente migliore del precedente capitolo. Pur mantenendo la leggerezza che da anni contraddistingue la serie dei Vanzina, quest’anno si mostrano delle idee migliori e il cast risulta in qualche modo più... “concentrato sull’obiettivo”. Recitazione efficace, quindi, anche grazie ai duetti originali come Mattioli - Brignano e Bertolino - Buccirosso, che sono capaci di distrarre dalle solite sbavature lasciate dalla regia. Buona anche la sceneggiatura, malgrado ci si aspettasse qualcosa di più dall’episodio di Proietti dopo la esilarante sequenza regalataci lo scorso anno dell’attore dislessico; e quindi un film nel complesso disteso e apprezzabile. Tanto da poter quasi dire che ci troviamo davanti i Vanzina al loro meglio. Abbiamo detto, quasi.
Le perplessità rimangono, in un genere che ogni anno ricorda a se stesso di aver detto tutto. E che malgrado questo, ogni anno prova a rinnovarsi. Ma forse mancano volti davvero nuovi; forse viene meno la vera tecnica, la bravura, la capacità esclusiva dei veri commedianti di catalizzare l’attenzione con movenze, gestualità, modi di parlare... Gigi Proietti, in questo senso fa da capocomico in un panorama che comunque rimane televisivo. Un’estate ai Caraibi è migliore del precedente Un’estate al mare. Rispetto a quello risulta più compiuto, più ragionato, più divertito in senso strettamente cinematografico. Questo gli vale la sufficienza piena, e forse anche i Caraibi, rispetto al mare di Ostia (Roma), capaci come sono di far dimenticare la crisi economica, contribuiscono a salvare i Vanzina dal naufragio annunciato.
Diego Altobelli (07/2009)
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