Regia: Gavin Hood
Distribuzione: 20th Century Fox
Hanno impiegato ben quattro anni per realizzarle, ma finalmente le origini di Wolverine sono disponibili sul grande schermo per la gioia di fan grandi e piccini.
Concepito alla fine di "X-Men 2", a cui questo prequel è strettamente legato, il nuovo film interpretato da Hugh Jackman, attore che pare stia prendendo le cose migliori da Mel Gibson e Clint Eastwood, è una roboante miscela di situazioni tratte da vari fumetti degli X-Men. I patiti del comics Marvel, infatti, come sempre cercheranno di rintracciare i singoli episodi fumettistici ("Arma X", "Attrazione Fatale", "La saga di Genosha") e i personaggi, rimanendo stupefatti delle scelte operate dal regista di turno. In questo caso il maestro Gavin Hood, lo stesso dell’intenso e introspettivo "Il suo nome è Totsi".
La storia si apre con la triste infanzia di Wolverine e Victor Creed (futuro Sabretooth), e scopriamo che i due sono fratelli. Dopo un lungo periodo di vita insieme combattendo tutte le guerre del Mondo, Wolverine decide di rifugiarsi pacificamente su una montagna in Canada e lavorare come boscaiolo. Purtroppo, sulle sue tracce si mette proprio il fratello, guidato dal Comandante Styker, che lo convince a sottoporsi a un esperimento genetico. Wolverine accetta, ma ben presto si pente della scelta fatta e tornare indietro non sarà affatto facile...
Ci troviamo davanti a quello che probabilmente è il film migliore della saga degli X-Men. In fondo, va detto chiaramente, anche gli altri film, pur essendo corali, si incentravano soprattutto sul personaggio di Wolverine quindi perché non farne direttamente uno su di lui? Scelta azzeccata, e dopo "Iron Man", troviamo un altro pezzo da novanta nella scuderia Marvel, che a differenza della rivale DC Comics ("Watchmen", "Dark Knight") decide di puntare sull’intrattenimento puro (in fondo cosa altro sono i fumetti?) abbandonando quasi ogni introspezione drammatica. "X-Men Origini: Wolverine", quindi, diverte, e tanto! Spazzando via in un attimo tutto ciò che avete letto del personaggio, e riscrivendo una storia a misura di Cinema. Entusiasmante.
Ottimi gli interpreti. Come già detto Hugh Jackman tiene le redini e come Wolverine è semplicemente fenomenale. Speriamo che non abdichi mai il ruolo a favore di qualcun altro! Il resto del cast diverte e convince. Ritroviamo il fratello di "Defiance – I giorni del coraggio" Liev Schreiber, nei panni di Sabretooth che gli calzano a pennello; diverte al contempo vedere il bellissimo Ryan Reynolds trasformato in mostro per il ruolo di Deadpool. Cameo per Dominic Monaghan, disperso dall’isola di "Lost" e ancora alla ricerca di un ruolo profondo sul grande schermo. Carenza di donne all’altezza della situazione, invece: i maschietti sono avvisati!Come sempre, del resto, non mancano i colpi bassi per gli appassionati. Vedere alcuni personaggi relegati a ruoli secondari (Emma Frost, Heather Hudson...) lascia l’amaro in bocca. Ma ormai è chiaro. Che siate d’accordo o no, alla Marvel devono aver pensato che Cinema non è Fumetto, e che di fatto i personaggi sulla pellicola vivono una vita alternativa rispetto a quella delle pagine stampate. E quindi ecco venire a conoscenza anche delle origini degli X-Men, con Ciclope che aiuta Wolverine a fuggire, o Emma Frost che soccorre i mutanti prigionieri nella solita "Alcatraz mutante".
Un gran casino? No, solo la fervida immaginazione Marvel, che malgrado anni e anni di saghe, storie e avventure continua a immaginare situazioni nuove o nuovi punti di vista. Re-inventandole e riscrivendole con la capacità, davvero magica, di rimanere fedeli a se stessi e a quei personaggi. Una capacità usata anche nei loro albi, che non ha mai smesso di stupire e appassionare.
Curiosità: Non perdetevi la piacevole sorpresa dopo i titoli di coda...!!
Diego Altobelli (07/2009)
estratto da http://filmup.leonardo.it/xmenoriginswolverine.htm
Concepito alla fine di "X-Men 2", a cui questo prequel è strettamente legato, il nuovo film interpretato da Hugh Jackman, attore che pare stia prendendo le cose migliori da Mel Gibson e Clint Eastwood, è una roboante miscela di situazioni tratte da vari fumetti degli X-Men. I patiti del comics Marvel, infatti, come sempre cercheranno di rintracciare i singoli episodi fumettistici ("Arma X", "Attrazione Fatale", "La saga di Genosha") e i personaggi, rimanendo stupefatti delle scelte operate dal regista di turno. In questo caso il maestro Gavin Hood, lo stesso dell’intenso e introspettivo "Il suo nome è Totsi".
La storia si apre con la triste infanzia di Wolverine e Victor Creed (futuro Sabretooth), e scopriamo che i due sono fratelli. Dopo un lungo periodo di vita insieme combattendo tutte le guerre del Mondo, Wolverine decide di rifugiarsi pacificamente su una montagna in Canada e lavorare come boscaiolo. Purtroppo, sulle sue tracce si mette proprio il fratello, guidato dal Comandante Styker, che lo convince a sottoporsi a un esperimento genetico. Wolverine accetta, ma ben presto si pente della scelta fatta e tornare indietro non sarà affatto facile...
Ci troviamo davanti a quello che probabilmente è il film migliore della saga degli X-Men. In fondo, va detto chiaramente, anche gli altri film, pur essendo corali, si incentravano soprattutto sul personaggio di Wolverine quindi perché non farne direttamente uno su di lui? Scelta azzeccata, e dopo "Iron Man", troviamo un altro pezzo da novanta nella scuderia Marvel, che a differenza della rivale DC Comics ("Watchmen", "Dark Knight") decide di puntare sull’intrattenimento puro (in fondo cosa altro sono i fumetti?) abbandonando quasi ogni introspezione drammatica. "X-Men Origini: Wolverine", quindi, diverte, e tanto! Spazzando via in un attimo tutto ciò che avete letto del personaggio, e riscrivendo una storia a misura di Cinema. Entusiasmante.
Ottimi gli interpreti. Come già detto Hugh Jackman tiene le redini e come Wolverine è semplicemente fenomenale. Speriamo che non abdichi mai il ruolo a favore di qualcun altro! Il resto del cast diverte e convince. Ritroviamo il fratello di "Defiance – I giorni del coraggio" Liev Schreiber, nei panni di Sabretooth che gli calzano a pennello; diverte al contempo vedere il bellissimo Ryan Reynolds trasformato in mostro per il ruolo di Deadpool. Cameo per Dominic Monaghan, disperso dall’isola di "Lost" e ancora alla ricerca di un ruolo profondo sul grande schermo. Carenza di donne all’altezza della situazione, invece: i maschietti sono avvisati!Come sempre, del resto, non mancano i colpi bassi per gli appassionati. Vedere alcuni personaggi relegati a ruoli secondari (Emma Frost, Heather Hudson...) lascia l’amaro in bocca. Ma ormai è chiaro. Che siate d’accordo o no, alla Marvel devono aver pensato che Cinema non è Fumetto, e che di fatto i personaggi sulla pellicola vivono una vita alternativa rispetto a quella delle pagine stampate. E quindi ecco venire a conoscenza anche delle origini degli X-Men, con Ciclope che aiuta Wolverine a fuggire, o Emma Frost che soccorre i mutanti prigionieri nella solita "Alcatraz mutante".
Un gran casino? No, solo la fervida immaginazione Marvel, che malgrado anni e anni di saghe, storie e avventure continua a immaginare situazioni nuove o nuovi punti di vista. Re-inventandole e riscrivendole con la capacità, davvero magica, di rimanere fedeli a se stessi e a quei personaggi. Una capacità usata anche nei loro albi, che non ha mai smesso di stupire e appassionare.
Curiosità: Non perdetevi la piacevole sorpresa dopo i titoli di coda...!!
Diego Altobelli (07/2009)
estratto da http://filmup.leonardo.it/xmenoriginswolverine.htm
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