giovedì 5 luglio 2007

Cellular

Anno: 2005
Regia: David R. Ellis
Distribuzione: Eagle Picturers

Ultimamente pare che nel cinema i soggetti aventi come nucleo centrale un telefonino abbiano preso piede un po' in tutto il Mondo, descrivendo quasi una tendenza di mercato. Dal Giappone alla Korea, con il buon The Call e i vari Phone, fino in America, da Scream passando per un In linea con l'assassino, i cellulari e i telefonini sembrano affascinare gli scrittori per il cinema. E se in Asia il mezzo più usato della Terra racconta trame sanguinolente e malate, negli Stati Uniti i telefoni si fanno spesso minacciosi annunciatori di morte.

A due anni di distanza dal suo ultimo trhiller, quel Final Destination 2 che divise la critica, David R. Ellis torna dietro la macchina da presa con Cellular: l'ultima fobia dal mondo dei telefonini. Attraverso una trama rocambolesca ed una regia frenetica, Ellis disegna un film fatto d'inseguimenti e corse contro il tempo. Un soggetto drammatico, stemperato però da una sceneggiatura che assume troppo spesso tempi e ritmi narrativi volontariamente ironici. Si assiste quindi, dopo un inizio che faceva presagire uno spettacolo teso e avvincente, ad un film d'azione leggero e quasi scanzonato. E' così che Ryan, il classico ragazzo americano senza troppi problemi se non quello di conquistare la ragazza che gli piace, si ritrova a essere protagonista di scene a metà strada tra Un giorno di ordinaria follia, come la scena in cui si ritrova costretto a "usare la forza" per comprare un carica batterie in un negozio di telefonini, e Die Hard-Duri a morire, legato com'è dalla trama al rapporto via etere con la bella Basinger, che lo implora costantemente di aiutarla e di raggiungere questa o quella destinazione entro un tempo limite. Se non fosse per il fatto che proprio la Basinger recita con una drammaticità che sottolinea la sua decennale esperienza come attrice, si potrebbe pensare che ciò a cui si sta assistendo è un film comico. Curioso.

Insomma Cellular è un film che evita accuratamente, e saggiamente, di prendersi sul serio. Per una serata in pieno relax all'insegna di quelle che vengono definite, bonariamente e col senno di poi, delle "americanate".

Diego Altobelli (04/2005)
estratto da http://filmup.leonardo.it/cellular.htm

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