Anno: 2007
Regia: Michael Bay
Distribuzione: Uip
In seguito al collasso del pianeta Cybertron, la razza di alieni mutaforma che lo abita è costretto alla fuga nello spazio siderale, alla ricerca di un pianeta in cui continuare a vivere. E' così che i Decepticons e gli Autobots si ritrovano sulla Terra a terminare la guerra cominciata sul loro stesso pianeta per impadronirsi del "Cubo", oggetto di origine cosmica che conferisce loro poteri illimitati.
L'estate si arricchisce di una nuova pellicola di richiamo, quanto meno per i nostalgici degli anni '80: dopo TMNT e in attesa di vedere il prossimo Harry Potter, giunge nelle sale questo Transformers, ispirato a una famosa serie di giocattoli, trasformatisi poi in cartoni animati e fumetti. Il film di Michael Bay è un action movie, a metà strada tra "Armageddon" - tra l'altro diretto dallo stesso Bay - e un più rocambolesco "La Guerra dei mondi", cui pare ispirarsi in diverse scene. La trama improbabile è messa in scena tramite una regia a effetto, cui ci ha abituato il regista di Bad boys 2 e The Island. Largo dunque al frequente utilizzo di “rallenty”, ai movimenti di macchina ipercinetici e agli effetti speciali in CGI.
Se Michael Bay ci mette l'esperienza maturata in molteplici film di genere, il produttore Steven Spielberg garantisce per i sentimenti: molti i richiami, fatte le debite differenze, al suo "E.T. l'extraterrestre", e a "Incontri ravvicinati del terzo tipo". “Transformers” tenta infatti di infondere umanità ai suoi personaggi, siano essi robot mutaforma, capi di stato impacciati, o adolescenti confusi. E' evidente però che il film rinunci a prendersi sul serio nel momento in cui compare John Turturro sullo schermo: nei panni di un ottuso agente di un’improbabile agenzia segreta governativa la sua interpretazione regala al film la giusta connotazione grottesca e auto ironica.
“Transformers” è quindi una pellicola divertente che garantisce azione, esplosioni e battute a effetto. Un giocattolo, come quelli cui la pellicola si ispira.
Diego Altobelli (06/2007)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1713
Regia: Michael Bay
Distribuzione: Uip
In seguito al collasso del pianeta Cybertron, la razza di alieni mutaforma che lo abita è costretto alla fuga nello spazio siderale, alla ricerca di un pianeta in cui continuare a vivere. E' così che i Decepticons e gli Autobots si ritrovano sulla Terra a terminare la guerra cominciata sul loro stesso pianeta per impadronirsi del "Cubo", oggetto di origine cosmica che conferisce loro poteri illimitati.
L'estate si arricchisce di una nuova pellicola di richiamo, quanto meno per i nostalgici degli anni '80: dopo TMNT e in attesa di vedere il prossimo Harry Potter, giunge nelle sale questo Transformers, ispirato a una famosa serie di giocattoli, trasformatisi poi in cartoni animati e fumetti. Il film di Michael Bay è un action movie, a metà strada tra "Armageddon" - tra l'altro diretto dallo stesso Bay - e un più rocambolesco "La Guerra dei mondi", cui pare ispirarsi in diverse scene. La trama improbabile è messa in scena tramite una regia a effetto, cui ci ha abituato il regista di Bad boys 2 e The Island. Largo dunque al frequente utilizzo di “rallenty”, ai movimenti di macchina ipercinetici e agli effetti speciali in CGI.
Se Michael Bay ci mette l'esperienza maturata in molteplici film di genere, il produttore Steven Spielberg garantisce per i sentimenti: molti i richiami, fatte le debite differenze, al suo "E.T. l'extraterrestre", e a "Incontri ravvicinati del terzo tipo". “Transformers” tenta infatti di infondere umanità ai suoi personaggi, siano essi robot mutaforma, capi di stato impacciati, o adolescenti confusi. E' evidente però che il film rinunci a prendersi sul serio nel momento in cui compare John Turturro sullo schermo: nei panni di un ottuso agente di un’improbabile agenzia segreta governativa la sua interpretazione regala al film la giusta connotazione grottesca e auto ironica.
“Transformers” è quindi una pellicola divertente che garantisce azione, esplosioni e battute a effetto. Un giocattolo, come quelli cui la pellicola si ispira.
Diego Altobelli (06/2007)
estratto da http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1713
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